martedì 27 settembre 2011

DECRESCITA E SENSO DEL SACRO

L’ associazione RESPIRA LA TERRA
In collaborazione con l’associazione CASCINA JUMARA
vi invitano ai
Percorsi ecologici della decrescita :

“Il senso del sacro e della grazia negli antichi”

S. Marina di Policastro(SA) – Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
Venerdì 4 - Domenica 6 novembre 2011

Programma
Venerdì 4 novembre
- Pomeriggio
Arrivo e accoglienza presso la Cascina Jumara
Presentazioni dei partecipanti
Gioco socializzante di ruoli da definire – facilitano Daniela Degan e Antonella MArini
- Sera
Cena in locale tipico
Esercizi bioenergetici
Sabato 5 novembre
- Mattina
Colazione con vista sul Golfo di Policastro
Percorrendo il mito e il sacro: visita al sito archeologico di Roccagloriosa - accompagna Filomena Tufaro
Pranzo a sacco
- Pomeriggio
“Il senso del sacro e della grazia negli antichi” – lavoro in gruppi e in plenaria
Facilitano Daniela Degan e Filomena Tufaro
- Sera
Cena in locale tipico

Tra il Sabato e la Domenica sarà realizzato un laboratorio di autoproduzione di birra artigianale a cura di Felice e Valeria del Microbirrificio Br’hant.

Domenica 6 novembre
Colazione del buon risveglio
Escursione e riflessioni lungo le mura dell’antica Policastrum
Pranzo a sacco
Saluti e partenza

Il costo di partecipazione è pari a Euro 80, se si raggiunge il numero minimo di 10 persone e comprende:
- due pernottamenti in camera doppia, tripla o quadrupla, con servizi igienici
- la disponibilità degli spazi di lavoro, della cucina, delle attrezzature necessarie,
- gli alimenti e le bevande per la preparazione della colazione e del pranzo a sacco
- due cene in locale tipico
- l’accompagnamento nelle escursioni e nelle visite guidate
- la presenza di facilitatori

I partecipanti dovranno provvedere al viaggio, agli spostamenti nelle escursioni e nelle visite guidate e a tutto quanto non espressamente su precisato.

mercoledì 21 settembre 2011

ENERGIA SOCIALE

21/09/2011 - Con Avviso del 20/09/2001, sono stati pubblicati i Bandi 2011 dell’UNSC e delle Regioni e Province autonome, per la selezione di 20.123 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero.
Si ricorda agli interessati che è possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile Nazionale, da scegliere tra quelli inseriti nel bando nazionale o nei bandi regionali e delle Provincie autonome, pena l'esclusione.
Scadenza 21/10/ 2011 ore 14:00
Link-utili:
Servizio Civile Nazionale
Servizio Civile Regionale

una legge per la terra ?

India,una legge per la terra.
La battaglia dei piccoli agricoltori di Singur, un centro agricolo non lontano da Calcutta, contro la requisizione dei terreni destinati a uno stabilimento automobilistico della Tata ha fatto notizia ben oltre l’India. Ma il caso di Singur è uno dei tanti: l’acquisizione di terre agricole per fare spazio a nuovi progetti economici – industrie, infrastrutture come dighe o strade, miniere o anche solo allargare una strada, costruire nuove zone residenziali attorno a grandi città in espansione come new Dehli, o altro – è diventata una delle maggiori fonti di conflitto nell’India, e si capisce bene: in un paese dove il 70% della popolazione vive dell’economia rurale, la competizione tra usi industriali e usi agricoli è alta.
Cosi il Governo di New Dehli ha deciso di affrontare il problema di petto: e pochi giorni fa il ministro per lo sviluppo rurale Jairam Ramesh ha presentato al parlamento una “ bozza di legge sull’acquisizione di terre, la risistemazione e il risarcimento “ delle persone evacuate – detta R&R, da “resettlement and rehabilitation”….
Un gesto importante, e atteso sia dal mondo degli “investitori” che da un ampio fronte di organizzazioni per i diritti sociali. La difficoltà nell’acquisire i terreni necessari all’espansione industriale è spesso citata ( dai commentatori economici) come uno dei maggiori ostacoli allo “sviluppo” dell’economia indiana. IL conflitto di Singur ha fatto scalpore , ma poco prima c’era stato quello di Nandigram, comprensorio agricolo a sud di Calcutta dove il governo intendeva requisire terre per un grande polo industriale e portuale: poi la resistenza popolare ha bloccato il progetto…………
Da terraterra a cura di Marina Forti IL MANIFESTO mercoledì 14 settembre

martedì 20 settembre 2011

Islanda - La rivoluzione silenziosa

Questo in Islanda ed in Italia ?



Scrivete cosa  ne pensate....


Antonio

lunedì 19 settembre 2011

L'ECONOMIA SOLIDALE SI METTE IN RETE ANCHE AL SUD

Sud: l’economia solidale si mette in rete
Sì è tenuto il 9, 10 e 11 settembre a Cancellara (PZ) l’incontro delle reti di economia solidale delle regioni del Mezzogiorno. Erano presenti botteghe del commercio equo-solidale, GAS (Gruppi di Acquisto Solidale), cooperative sociali, radio locali, piccole realtà produttive soprattutto biologiche, agriturismi, reti territoriali, associazioni di centri di educazione ambientale e Libera Terra, che ha presentato l’ormai vasto mondo delle imprese cooperative sorte sui beni confiscati alla mafia.
Nei tre giorni di lavori (svoltisi presso l’azienda biologica Bioagrisalute), cui .eco aveva dato la sua adesione (ha partecipato anche il direttore di .eco Mario Salomone, che ha moderato la plenaria conclusiva), si è discusso di come sviluppare la cooperazione tra quanti operano nel campo dell’economia solidale (che è un tassello importante della transizione verso un’economia sostenibile). Informazione e comunicazione, formazione di “animatori di rete”, costruzione di filiere integrate e di maggiori sinergie, ricerca e analisi sulla dimensione e il ruolo dell’economia solidale nel sud d’Italia sono stati tra gli argomenti maggiormente affrontati.
L’economia solidale si muove al sud tra maggiori ostacoli che altrove: classe politica spesso disinteressata o disinformata (per non dire di peggio), disoccupazione, soprattutto giovanile, a livelli superiore alla media, società civile debole, infrastrutture fragili,… Ma entusiasmo e creatività non mancano, insieme ad alcuni punti di forza, come un territorio in vaste zone meno antropizzato che al nord e vaste terre incolte che attendono chi sappia metterle a frutto con saggezza.
La prima decisione operativa è stata di dare vita a un portale web comune, dove gli operatori del sud possano sviluppare nuove forme di collaborazione e i consumatori critici e consapevoli trovare contatti per procurarsi servizi e prodotti. Inizialmente la piazza virtuale dell’economia solidale del sud sarà ospitata dal sito della siciliana Il Ramarro (www.ilramarro.it). Un corso di formazione per animatori di rete (anche in vista della creazione di “distretti” territoriali di economia solidale) sarà uno degli altri obiettivi che i partecipanti alla tre giorni di Cancellara si sono dati nel medio periodo.
13 settembre 2011

SOVRANITA' ALIMENTARE ORA.DICHIARAZIONE DI NYELENI

SOVRANITÀ ALIMENTARE IN EUROPA, ORA! Nyeleni Europe 2011: ForumEuropeo per la Sovranità AlimentareKrems, Austria, 21 Agosto 2011Proprio in questo momento, i cittadini di tutta Europa stannosperimentando le prime politiche di aggiustamento strutturale che igoverni stanno imponendo alle loro popolazioni, quelle politiche finoad ora prescritte a popolazioni di altre regioni, in particolare delSud del mondo. Questo con il solo interesse di salvare il capitalismoe coloro che ne traggono profitto (banche private, gruppi diinvestimento e multinazionali). Vi sono molti segnali a indicare chenel futuro prossimo queste politiche antisociali diventeranno ancorapiù severe e più estese. Sono al contempo anche iniziate le primemobilitazioni generali per denunciare i sistemi economici e digovernance che ci hanno portato a questo punto. Noi offriamo -creativamente e energicamente - la risposta e l’opposizione deimovimenti sociali europei al modello di agricoltura globale che è ilriflesso esatto del sistema capitalista che lo ha creato.I sistemi alimentari sono stati piegati a servire un’agricolturaindustrializzata, controllata da poche multinazionali del cibo e da unpiccolo gruppo di enormi catene di supermercati. Si tratta di unmodello pensato per generare profitti e quindi completamente incapacedi adempiere ai suoi obblighi nutrizionali. Invece di essere unmodello dedicato alla produzione di cibo sano, accessibile e dibeneficio alle persone, si concentra sempre più sulla produzione dimaterie prime destinate alla produzione di agrocarburanti o mangimiper animali, magari attraverso enormi piantagioni monocolturali. Da unlato, questo ha causato la perdita smisurata di aziende agricole e dipersone che vivevano di quelle aziende, e dall’altro promuove unadieta dannosa per la salute e povera di frutta, verdura e cerealidiversi.Questo modello industriale di produzione è dipendente da combustibilifossili in via di esaurimento e dalla chimica; non riconosce i limitidi risorse preziose come la terra o l'acqua; è responsabile didrastiche perdite di biodiversità e di fertilità del suolo;contribuisce al cambiamento climatico; costringe migliaia di persone alavori irrispettosi dei loro diritti più fondamentali; e conduce alpeggioramento delle condizioni di lavoro degli agricoltori e deilavoratori salariati, in particolare dei migranti. Ci allontana da unarelazione rispettosa e sostenibile con la natura. Questo sfruttamentoe trattamento della terra è la causa fondamentale della povertà ruralee della fame di più di un miliardo di persone nel mondo (come adessonel Corno d'Africa). Inoltre, tutto ciò provoca migrazioni forzate,mentre crea un surplus di alimenti industriali che finiscono peressere scartati come rifiuti o smaltiti nei mercati sia all'internoche al di fuori dell'Europa, distruggendo le produzioni locali.Questa situazione è il risultato di politiche alimentari, finanziarie,commerciali ed energetiche, imposte dai nostri governi, dall'UnioneEuropea (in particolare attraverso la sua Politica Agricola Comune),dalle istituzioni multilaterali e finanziarie e dalle multinazionali.Tra gli esempi si possono annoverare le politiche dideregolamentazione e liberalizzazione dei mercati agricoli e laspeculazione sugli alimenti.Cambiare la direzione di questo sistema alimentare non funzionale saràpossibile solo attraverso un riorientamento completo delle politiche edelle pratiche alimentari e agricole. È indispensabile ridisegnare ilsistema alimentare sulla base dei principi della Sovranità Alimentare,soprattutto in Europa, ed è indispensabile farlo ora.Di conseguenza più di 400 persone provenienti da 34 paesi europei,dall'Atlantico agli Urali e Caucaso, dall'Artico al Mediterraneo,nonché rappresentanti internazionali, provenienti da diversi movimentisociali e organizzazioni della società civile, si sono incontrati dal16 al 21 agosto 2011 a Krems, in Austria, per fare un passo in avantinello sviluppo di un movimento europeo per la Sovranità Alimentare.Stiamo costruendo, sulle fondamenta della Dichiarazione di Nyéleni20071, il diritto dei popoli a definire democraticamente i proprisistemi alimentari e agricoli senza danneggiare altri popoli ol'ambiente.Sono giá in atto numerose esperienze e pratiche basate sulla SovranitàAlimentare, a livello locale, regionale ed europeo, dimostrando la suaapplicabilità e la sua necessità. Siamo persone che condividono valoribasati sui diritti umani. Vogliamo la libera circolazione dellepersone, e non la libera circolazione di capitali e merci checontribuisce alla distruzione dei mezzi di sostentamento dellepersone, costringendo così molti a migrare. Il nostro obbiettivo è lacooperazione e la solidarietà in1 Primo Forum mondiale per la Sovranità Alimentare, che ha riaffermatoil quadro internazionale sulla Sovranità Alimentare.http://www.nyeleni.org/antitesi alla concorrenza. Ci impegniamo a reclamare e ricostruire lanostra democrazia, una democrazia che coinvolga ognuno di noi nellequestioni di interesse pubblico e nei processi decisionali sullepolitiche pubbliche, rendendo possibile processi decisionalicollettivi su come organizzare il nostro sistema alimentare. Ciòrichiede la costruzione di sistemi e processi democratici, nonviolenti, liberi dall'influenza delle multinazionali, e basati su paridiritti e uguaglianza di genere, portando così anche alla soppressionedel patriarcato.Molti di noi sono giovani che rappresentano il futuro della nostrasocietà e delle nostre lotte. Faremo in modo che la nostra energia ela nostra creatività consolidi questo movimento. Per fare ciò dobbiamoessere in grado di partecipare ai processi agricoli e produttivi edessere integrati in tutte le strutture e processi decisionali. Siamoconvinti che la Sovranità Alimentare non è solo un passo avanti versoun cambiamento dei sistemi agricoli e alimentari, ma è anche un primopasso verso un rinnovamento più ampio nelle nostre società. Per questoci impegniamo a lottare per:Cambiare il modo in cui il cibo viene prodotto e consumatoLavoriamo per sistemi resilienti di produzione alimentare, cheforniscano cibo sano e sicuro per tutti i cittadini in Europa, chesalvaguardino anche la biodiversità e le risorse naturali, garantendoil benessere degli animali. Ciò richiede modelli ecologici diproduzione e di pesca, nonché una moltitudine di agricoltori dipiccola scala, di coltivatori urbani e pescatori che producano cibilocali quali spina dorsale del sistema alimentare. Lottiamo control'utilizzo di OGM e per crescere e recuperare la grande diversità divarietà non- GM di sementi e razze animali. Promuoviamo formesostenibili e diversificate di culture alimentari, a partire dalconsumo di cibi locali e di stagione che rimpiazzino alimentialtamente trasformati. Ciò include un minor consumo di carne eprodotti animali, provenienti da produzione territoriale e frutto dialimentazione con mangimi locali e non geneticamente modificati. Ciimpegniamo, attraverso l'educazione e la condivisione di abilità, ari-abbracciare e promuovere pratiche e saperi in cucina e nellatrasformazione dei prodotti alimentari.Cambiare il modo in cui il cibo viene distribuitoLavoriamo per il decentramento delle filiere alimentari, promovendomercati diversificati basati sulla solidarietà e su prezzi equi, sufiliere corte e relazioni intensificate tra produttori e consumatoriattraverso reti alimentari locali che contrastino l'espansione e ilpotere dei supermercati. Vogliamo costruire le basi per svilupparesistemi di distribuzione degli alimenti adatti alle persone che nedevono fruire e permettere agli agricoltori di produrre e trasformareil cibo per le loro comunità. Ciò richiede norme igieniche einfrastrutture appropriate all’ottenimento e promozione di alimentilocali a favore dei piccoli agricoltori. Lavoriamo anche per garantireche il cibo che produciamo possa raggiungere tutte le persone nellasocietà, comprese le persone con reddito minimo o inesistente.Valorizzare e migliorare le condizioni sociali e di lavoro nei sistemialimentari e agricoliLottiamo contro lo sfruttamento e il degrado delle condizioni dilavoro e sociali, per i diritti di tutte le donne e gli uomini cheproducono cibo così come per i lavoratori stagionali e migranti e peri salariati nell’industria di trasformazione, nel settore distributivoe commerciale. Lavoriamo affinché vi siano politiche pubblicheorientate alla soddisfazione dei diritti sociali che stabiliscanostandard sociali elevati e che condizionino i finanziamenti pubblicial loro rispetto. La società deve dare maggiore valore al ruolo deiproduttori di alimenti e di chi lavora nel settore, per noi questosignifica anche garantire redditi decenti. Il nostro obiettivo ècostruire ampie alleanze tra tutte le persone che lavorano nel sistemaalimentare.Rivendicare il diritto ai nostri Beni ComuniNoi ci opponiamo e lottiamo contro la mercificazione, lafinanziarizzazione e la brevettazione dei nostri beni comuni: terra,semi rurali tradizionali e riproducibili, razze di bestiame e riserveittiche, alberi e foreste, acqua, atmosfera e conoscenze. L'accesso aquesti beni non dovrebbe essere determinato dai mercati e dal denaro.Nell'utilizzo delle risorse comuni, dobbiamo garantire larealizzazione dei diritti umani e il perseguimento dell’uguaglianza digenere, ai fini del beneficio collettivo della società. Riconosciamoanche la nostra responsabilità nell’usare i nostri Beni Comuni in modosostenibile, nel rispetto della madre terra, attraverso un controllocollettivo, democratico e comunitario.Cambiare le politiche pubbliche che regolano i nostri sistemi agricolie alimentariLa nostra lotta comprende il cambiamento delle politiche pubbliche edelle strutture di governance che regolano i nostri sistemi alimentari- dal livello locale fino a quello nazionale, europeo e mondiale –anche attraverso la delegittimazione delle grandi multinazionali. Lepolitiche pubbliche devono essere coerenti, complementari e devonopromuovere e proteggere i sistemi e le culture alimentari. Questedevono inoltre essere basate sul diritto al cibo, sull’eradicazione difame e povertà, sull'adempimento dei bisogni umani e sul contributoalla Giustizia Climatica in Europa e nel mondo. Abbiamo bisogno di unquadro giuridico che garantisca prezzi stabili ed equi per iproduttori di cibo, promuova un'agricoltura rispettosa dell'ambiente,internalizzi i costi sociali ed ambientali nei prezzi degli alimenti eattui una riforma fondiaria. Un maggior numero di agricoltori inEuropa sarebbe la positiva conseguenza di queste politiche. A lorosupporto va anche messo a disposizione un sistema di ricerca cherisponda a obiettivi collettivi e a verifica sociale. Le politichepubbliche devono portare al divieto di ogni speculazione sui prodottialimentari e alla tutela di sistemi e culture alimentari locali oregionali, bandendo, ad esempio, pratiche dannose come il dumping ol’accaparramento di terre in Europa, ed in particolare modonell’Europa dell'Est, o nel Sud del mondo. Lavoriamo per nuovepolitiche agricole, alimentari, sementiere, energetiche e commercialiche garantiscano la Sovranità Alimentare in Europa e nel resto delmondo. In particolare, tutto ciò deve passare per una diversa PoliticaAgricola e Alimentare Comune, la rimozione della Direttiva Europea suiBiocarburanti e la ubicazione della governance globale del commercioagricolo internazionale presso la FAO e non presso il WTO.Facciamo appello alle persone e ai movimenti sociali in Europa perimpegnarsi, insieme a noi, in tutte le nostre lotte al fine diriprendere possesso dei nostri sistemi alimentari e di costruire ilMovimento per la Sovranità Alimentare in Europa ORA!

martedì 13 settembre 2011

18 settembre : il vento fa il suo giro

18 SETTEMBRE 2011 AL GIARDINO DELL’ORCO
LAGO D’AVERNO 11 (RIVA SINISTRA) DALLE 10 ALLE 20
Associazione della Filiera Corta Flegrea
Occasione di incontro, di conoscenza e di scambio con esperienze rurali e artigiane
PORTA CON TE : borse riutilizzabili , contenitori usati per i detersivi alla spina, bicchieri riutilizzabili per degustazioni. Sarà possibile conferire in piccole quantità domestiche olii esausti di cucina. L’evento è a RIFIUTI ZERO
L’incontro sarà vivacizzato dalla presenza dei laboratori creativi per bambini: ceramica, musica, balli popolari e altre attività artistiche, organizzati nell’ambito dell’evento archeoenogastronomico MALAZE ’ che si terranno sia al mattino – dalle 10 alle 13 – sia il pomeriggio - dalle 16 alle 19
Ore 12 Presentazione del libro Mal’aria di Rosario Zanni, romanzo storico sulla Pozzuoli di fine ‘800
Dalle 11 alle 13 trattamenti dimostrativi di Shiatsu a cura di Francesca Cocchetti operatrice diplomata IES. Si consiglia abbigliamento comodo, per chi volesse prenotarsi telefonare al 3338381250
Durante la pausa pranzo si terrà l’incontro dei soci.
http://cortocircuitoflegreo.blogspot.com
info: cortocircuitoflegreo@gmail.com;
3480079773 /0818543238/ 3382232871

RICICLOPOLI 2 ALL'ALTRO CAMPO

Ecco il sistema più semplice per vendere quello che non usiamo più e comprare ciò di cui si ha bisogno ad un prezzo sicuramente più sostenibile . Puoi portare in conto vendita tutto quello che non usi e così.... :Ricicli ,aiutando così l ambientefai Economia domestica ,risparmiando se compri e guadagnando se vendi... fai Solidarietà , infatti una parte del incasso sarà devoluto al progetto " Adotta una famiglia napoletana"e ti Diverti ! L esposizione è allestita all aperto al "Altro Campo" ! Fattoria zooantropologica ,via campana 203 f pozzuoli un bellissimo posto con tanti animali e alberi da frutta .
Il giorno venerdì 16 settembre dalle ore 16.00 si raccoglieranno le vostre "pulizie d'estate " ( :) )e sabato domenica 17 e 18 settembre ci sarà l esposizione !
Puoi portare tutto quello che vuoi, abiti,oggetti ,elettrodomestici,libri,giocattoli,arnesi,gioielli .....è comunque gradita una vostra conferma e graditissimo un vostro aiuto con il Passa-parola
!Grazie e non mancate !:)
Francesca Morante info : riciclopoli@libero.it -

giovedì 1 settembre 2011

UN MONDO DI DONNE


COMUNICATO STAMPA
“QUATTRO PASSI VERSO UN MONDO MIGLIORE” 2011:
LA FIERA DELL'ECONOMIA SOLIDALE E SOSTENIBILE SULLE ORME DELLE DONNE
“Un mondo di donne – Spazi di economia al femminile” è il tema della VII edizione,
che si svolgerà a Treviso il 24 e 25 settembre: esempi di imprenditoria in rosa o
declinata al femminile, in tanti angoli del mondo, al centro delle proposte di oltre
100 espositori e numerosi approfondimenti.
Domenica 25 ospite Rudi Dalvai, presidente WFTO,
e lancio della campagna nazionale di altromercato “Equo per tutti” 2011.
Quello delle donne è un modo altro di fare economia: reggono silenziosamente il mondo con
il loro impegno, fuori e dentro casa: è a questa modalità di gestire il lavoro, diversa ma non
meno geniale ed efficace, che la Fiera “Quattro passi verso un mondo migliore” dedica
la sua settima edizione. La manifestazione è organizzata dalla Cooperativa Pace e
Sviluppo di Treviso (la prima organizzazione in Veneto per attività, fatturato e numero
di volontari e terza in Italia nel settore del commercio equo e solidale) con il sostegno di
Altromercato, Altreconomia, Novamont, Il Coordinamento delle Associazioni di
Volontariato della provincia di Treviso e il patrocinio e contributo della Provincia di
Treviso, del Ministero delle Politiche agricole e forestali, della Regione del Veneto,
del Comune di Treviso e del Comune di Maserada sul Piave – TV (dove l'evento è nato
nel 2005).
Divenuta uno dei principali punti di riferimento nazionali per i settori della
cooperazione, dello sviluppo sostenibile e della tutela dell'ambiente, la manifestazione
dedica all'universo in rosa l’edizione 2011, intitolandola “Un mondo di donne – spazi di
economia al femminile”.
La Fiera si svolgerà nel parco della sede provinciale di Treviso, Sant’Artemio, sabato
24 (ore 10 – 24) e domenica 25 (ore 10 – 19) settembre.
La fiera dell'economia solidale e sostenibile, reduce dal successo della VI edizione -
2010, “Reti liberatutti – scopriamo l'economia delle relazioni”, con 42 mila visitatori,
quest'anno sarà organizzata in quattro aree tematiche – che corrisponderanno ad
altrettante aree fisiche -, nelle quali saranno raggruppati gli oltre 100 espositori presenti:
“Un mondo di donne”, “Sviluppo sostenibile”, “Informazione” e “Volontariato” (in
occasione della ricorrenza dell'Anno europeo del volontariato).
In particolare, all'interno del 'contenitore' “Un mondo di donne” saranno approfonditi tre
aspetti: l'imprenditoria femminile, i servizi per le donne, i movimenti nati dalla
spinta femminile (come ad esempio quello dei GAS – Gruppi di acquisto sostenibile o il
Commercio Equo e Solidale).
La manifestazione, che negli anni ha saputo fare della facilità e immediatezza di
applicazione dei suggerimenti dati da parte di tutti il proprio tratto distintivo, anche
quest'anno punterà sulla concretezza e su proposte capaci di offrire spunti di riflessione e
pratici, partendo sempre da esperienze vissute e da casi reali.
Come sempre, la fiera sarà affiancata da un programma culturale ricco di appuntamenti
informativi, laboratori, degustazioni, momenti di intrattenimento, giocoleria per i più piccoli.
Tra i numerosi appuntamenti, si segnalano il convegno “D Factor. Il talento delle donne
a servizio del futuro”, domenica 25 settembre, al quale interverrà anche Rudi Dalvai,
neopresidente WFTO – Associazione Mondiale del Fair Trade, e, sempre la domenica,
il lancio nazionale della campagna “Equo per tutti” di Altromercato, che si svolgerà
dal 10 al 23 ottobre su tutto il territorio nazionale .
Media partner:
www.fieraquattropassi.org