venerdì 27 aprile 2012

VERBALE ASSEMBLEA 15 APRILE 2012

Assemblea annuale CORTOCIRCUITO FLEGREO




Si è riunita in data 15 aprile 2012 alle ore 16,00 presso il Salone delle Stufe di Nerone Pozzuoli l’assemblea dei Soci di Corto Circuito Flegreo.

Presenti: Maria Rosaria Mariniello Gennaro Ferrillo Pasquale Farina Paola Carone Titta Pirone Francesca Cocchetti Antonio Sciullo Eleonora Venturelli Peppino Polverino Pina Moretti Michele Luciano Doris Czapka e Umberto (masseria Monte Ofelio) Giuseppe Tafuto Libera Feola Alberto Mochetti Giuseppe Cioffi Oscar Cangiano Edoardo Tomei (ass. funiculà) Ignazio Cicolella Giacomo Gaudino Biagio Sorrentino Caterina Fanni Pietrovaldo Delle Donne Ernesto Colutta. (a tempo parziale) Rosa Matarazzo Antonio ….. e Antimo Civero.



 Odg Relazione delle attività del 2011 e rendiconto economico 2011

Stato del SGP

Proposta per l’assicurazione di CCF

Proposta di partecipare ad eventi publici

Organizzazione spazi interni al Giardino dell’Orco



La presidente Maria Rosaria Mariniello ha relazionato sulle attività tenute nel corso del 2011, dalla data di costituzione formale dell’associazione, 19.04.2011, che ha visto l’organizzazione di 8 eventi presso il Giardino dell’Orco e 1 all’esterno partecipando alla Fiera Contadina di Ruviano (CE). Nel corso degli eventi le relazioni tra produttori, artigiani e consum-attori si sono sviluppate intorno a momenti di socialità, di convivialità, di riflessione sui temi dell’economia solidale e di sostegno a progetti, sia locali che internazionali.

martedì 24 aprile 2012

E' SOLO UNA QUESTIONE DI FORESTE?

Un aumento di 1,7 milioni di ettari dal 1992 ad oggi, per un totale di 10 milioni e 400mila ettari di superficie arborea che corrispondono ad un terzo della superficie nazionale e a 12 miliardi di alberi.
Stiamo parlando dell'Italia sulla base dell'Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi di carbonio (Infc) del Corpo forestale dello Stato che è stato diffuso il 19 aprile scorso, pochi giorni prima della Giornata internazionale della Terra.
Quando si parla di riforestazione non stiamo però parlando solamente della crescita delle comunità vegetali, ma di un vero e proprio "polmone" capace di assorbire l'anidride carbonica dall'atmosfera. La quantità di carbonio trattenuta nei tessuti delle piante in crescita, nei residui vegetali e nei suoli delle foreste, infatti, è pari a circa 1,2 miliardi di tonnellate di carbonio, corrispondenti a 4 miliardi di tonnellate di CO2.
"Le foreste italiane, come contenitori naturali di carbonio" sottolinea la Forestale "svolgono un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell'obiettivo fissato dal Protocollo di Kyoto, strumento operativo vincolante della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, frutto della conferenza sull'ambiente di Rio de Janeiro del 1992".
Finalmente una buona notizia, si dirà. Che collegata alla diminuzione delle emissioni di gas serra negli ultimi anni indica una tendenza positiva. Dovuta alla congiunzione astrale delle buone pratiche messe in campo come il consolidamento delle energie alternative ma, soprattutto, dalla crisi economica che ha portato ad una drastica diminuzione delle emissioni di gas.
Uno scenario che rischia di rimanere al palo senza politiche reali ed efficaci da parte del Governo e che dovrebbero mettere al centro un vero e proprio cambio di paradigma.
Come il parallelo consumo di suolo, che cancella terreni agricoli per lasciare spazio a cementificazione ed infrastrutture (12 milioni di ettari di superficie agricola).
O come anche la questione dei mercati locali. La Coldiretti ricorda come un chilo di arance importate dal Brasile bruci 5,5 chili di petrolio e liberi 17,2 chili di anidride carbonica in piu' di quelle siciliane. Un'ulteriore analisi indica come le prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 kg di petrolio che libera 22 chili di anidride carbonica mentre la carne argentina viaggia per 11mila in aereo bruciando 6,7 chili di petrolio e liberando 20,8 chili di anidride carbonica.
Non è solo questione di "food-miles", ma anche di trasparenza (lo scandalo della marchiatura IGP, che permette ad una bresaola denominata "della Valtellina" di provenire da allevamenti brasiliani), di stili di vita (vedi l'impatto del consumo di carne presente nella nostra dieta) e di reale sostenibilità dell'economia italiana.
Non stiamo parlando soltanto di quella Green Economy definita da Paolo Soprano, Dirigente Divisione Sviluppo Sostenibile e ONG del Ministero dell'Ambiente e referente per i negoziati di Rio+20, come ineludibile ed inevitabile per il nostro Paese. Ci stiamo riferendo ad una vera e propria politica alternativa a quella attuale, in cui le miriadi di esperienze locali di economia ecologica e solidale possano essere non più solo come "buone pratiche" ma come veri e propri semi della transizione necessaria.
Rio+20 si sta avvicinando e già si sta tenendo a New York la seconda riunione formale-informale sul Draft Outcome Document, la bozza di documento finale, che all'ultima sessione del marzo scorso è levitata da 20 a circa 210 pagine. Il lavoro di confronto tra le delegazioni è appena iniziato, sia sul documento emendato che su un tentativo di mediazione e semplificazione proposto dai due co-chair che coordinano il processo. Cosa ne verrà fuori si vedrà ai primi di maggio, ma i movimenti sociali sono già in attività sostenendo un'attività di pressione sul Segretario generale dell'UNCSD (United Nations Conference on Sustainable Development): i diritti umani e sociali sono a rischio, come spiega la petizione diffusa online da un'ampia coalizione di organizzazioni non governative e reti sociali (http://www.ipetitions.com/petition/rightsatrisk/).
Ma Rio+20 non sarà certamente un punto di arrivo, ma un'inevitabile ripartenza. Tre mesi dopo la Convenzione sulla Biodiversità ad Hyderabad ed a dicembre la COP18 sul cambiamento climatico a Doha saranno la prova del nove. Su quanto cioè la comunità internazionale sia disposta a giocare con le parole davanti ad una tendenza che, senza politiche ambiziose e senza programmi di lungo periodo, rischia di peggiorare giorno dopo giorno. L'aumento delle foreste è un buon inizio, ma una rondine non fa primavera.


Alberto Zoratti 23/04/2012
da altreconomia
Grazie per i commenti.

mercoledì 11 aprile 2012

“I sistemi di garanzia partecipata (PGS) . Una tesi di laurea


Al mondo quattrocento milioni di piccoli contadini producono con tecniche tradizionali


e biologiche, ma di questi solo 1,8 milioni sono biologici certificati (ILEIA 2011). Gran

parte degli agricoltori tradizionali di fatto producono biologico, ma non hanno

abbastanza soldi per sostenere i costi degli input biologici certificati e della

certificazione e si limitano a coltivare secondo le conoscenze indigene tradizionali.

CHI CERTIFICA COSA? CHI CERTIFICA CHI?

“…Ma quando è partita la follia per cui siamo arrivati al punto che è diventato


necessario certificare come un' eccezione ciò che dovrebbe essere la norma?

Coltivare, allevare, trasformare la natura in cibo senza aggiungere input esterni,

chimici e a base di petrolio dovrebbe essere normale. Chi aggiunge fertilizzanti chimici,

pesticidi, additivi, conservanti che dovrebbe dichiararlo, certificare e documentare la

sua "anormalità". È una questione di principio e non di poco conto, ma intanto ci rivela

una triste verità: la norma non è più il cibo naturale, […] è diventato da agricoltura

"convenzionale": anche l'uso di questo termine la dice lunga. Chi vuole fare biologico

non è uno "convenzionale": è uno strano, senz'altro in minoranza e quindi deve

sottoporsi a certificazioni e controlli.[…]Il biologico non è cattivo, è il sistema agroindustriale

con la sua distribuzione, che lo disegnano così.”

(Petrini 2011)Grazie per i commenti.

martedì 10 aprile 2012

A Corto in Bici


Domencia 15 Aprile vieni in Bici a CortoCircuitoflegreo.  Lascia l'auto  al parcheggio posizionato   100 mt prima di Caronte e dell'incroncio x il lago d'averno. Ti offriamo un servizio di noleggio bici con cestino x la spesa ad un prezzo contenuto. Pensa ai vantaggi: meno impatto di auto sul lago, meno stress x parcheggiare , più moto x la salute, più tempo e modo  x godere del giro del lago, più coerenza con i nostri principi di sostenibilità ambientale.  Vieni, ti aspettiamo sulle due ruote. 
A CORTO IN BICI.docA CORTO IN BICI.doc
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Grazie per i commenti.

domenica 8 aprile 2012

CORTO E FIENO


Corto e Fieno - The Rural Film Festival. I bandi 2012!

Corto e Fieno - The Rural Film Festival. I bandi 2012!
Sono aperti i bandi per la partecipazione alla terza edizione di Corto e FienoFestival di cinema rurale(14-15-16 settembre 2012). Corto e Fieno cerca sguardi che raccontino e testimonino il rapporto dell’uomo con il mondo rurale, con la terra e con i suoi frutti. Cerca opere che guardino alla ruralità come risorsa, orizzonte e luogo di narrazioni.
Qui i bandi delle due sezioni di cortometraggi, Cinema Acerbo e Frutteto. C'è tempo fino al 1 luglio 2012.
Bando Cinema Acerbo

Bando Frutteto
 

Grazie per i commenti.

sabato 7 aprile 2012

SUOLO BENE (IN) COMUNE

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=AoFuT3gjFjQ
Grazie per i commenti.

VENITE A VEDERE

Interni Servono 5 miliardi di euro, ma il governo pensa di tagliare quanto già stanziato 
L’Aquila, un terremoto infinito 
 Il centro storico abbandonato, la ricostruzione bloccata e i fondi fermi a Roma. Cresce il disagio, e almeno 15mila persone sono già fuggite

di Alex Corlazzoli - 30 gennaio 2012
“Venite a L’Aquila. Venite a vedere cosa fa male all’anima. Venite a vedere le pietre che parlano, sussurrano, gridano. Erano frontoni, architravi, basamenti, capitelli…”. 
Il cartello, scritto a mano, su un cartoncino verde, è appeso alla Casa dello Studente accanto alle fotografie delle otto vittime finite sotto le macerie del terremoto la notte del 6 aprile del 2009, è un disperato grido di dolore. Massi e rovine sono ancora lì, ma la cronaca li ha dimenticati. Per le vie dell’Aquila, a Onna, a Paganica non trovi più una telecamera. Non è stato toccato nulla, nemmeno le macchine sfasciate dalla brutale forza del sisma. Nel centro storico è ancora tutto, o quasi, fermo alle 3.32 di quel lunedì.