di Theodor Shanin*
Demistificazioni
Ivan Illich fu un maestro dissacratore della contemporaneità e dei suoi miti della ‘modernità’, della ‘scientificità’ e del progresso, come pure degli ‘esperti’ professionali che ne sono i principali creatori e riproduttori. I suoi principali ‘strumenti’ di demistificazione (per usare la sua analogia preferita) consistevano nell’af fron ta re e nello smascherare le trappole semantiche, nell’ana lizzare le contro-produttività che derivano dai ‘saperi esperti’ e nell’arti co la re paragoni a livello storico e inter-sociale, per mettere a nudo le nozioni usuali che vengono ritenute evidenti. Aveva una capacità particolare di sorprendere, rifiutando di dare le ovvietà per scontate. L’orientamento etico e la sensibilità estetica che lo guidarono nella vita collegano tutti questi strumenti in una coerente cosmovisione personale.
I bersagli principali delle demistificazioni di Illich erano le ‘confusioni cognitive’ provocate dalle parole ‘ameba’, per utilizzare anche qui una delle sue espressioni preferite. Parole ‘ameba’ sono le parole senza forma, ‘per tutte le circostanze’, parole ‘plastiche’, senza un contenuto, un contesto o dei limiti chiaramente definiti. Nascondono nozioni senza senso e non designano nulla di preciso.