lunedì 13 ottobre 2014
mercoledì 1 ottobre 2014
Le primizie....
Il nuovo orrore delle schiave rumene
Cinquemila donne lavorano nelle serre della provincia siciliana. Vivono segregate in campagna. Spesso con i figli piccoli. Nel totale isolamento subiscono ogni genere di violenza sessuale. Una realtà fatta di aborti, “festini” e ipocrisia. Dove tutti sanno e nessuno parla
lunedì 22 settembre 2014
CHICCO DOPO CHICCO
CUM-PANATICO SUD .
Firmato sabato 20 settembre a Circello (BN) il nostro primo patto di economia solidale
Il
progetto Cum-PANATICO SUD è un’esperienza di partenariato
tra
produttori
agricoli , trasformatori, e consum-attori critici promossa
dall'Associazione
di filiera corta CORTOCIRCUITO FLEGREO e dalle aziende aderenti al
progetto.
Rappresenta
un’alternativa concreta al sistema dominante con
cui
il cibo viene prodotto, distribuito e consumato.
Il
progetto Cum-Panatico SUD ( cum-panis
è
un termine latino per identificare il “ mangiare insieme”, SUD
perchè è uno dei primi progetti di filiera nati al SUD)
Il
progetto nasce con lo scopo di ricostruire
una filiera del grano/pasta biologico/a interamente
gestita in un territorio di circa 120 km di raggio dalla città di
Pozzuoli a Circello località di Produzione del grano .
Promossa da una comunità
di “consumatori consapevoli che aspirano a diventare
co-produttori”, costituisce un tentativo di superare la figura del
“consumo” in quanto esercizio passivo, per approdare a quella di
“impresa partecipata”, di soggetto cioè che, da un bisogno
concreto, fa nascere progetti e ne condivide con il produttore la
realizzazione nella condivisione del rischio imprenditoriale.
Cum-panatico
SUD nasce:
·
perché
la
pasta è il cibo per antonomasia,
intrinsecamente evocativo e universale;
·
perché
la coltivazione del grano era da sempre presente nei nostri
territori, ma ormai ridotta solo ad alcune aree e in modalità
industriale.
·
perché
la
filiera della farina
è relativamente semplice e gestibile anche in fase di
sperimentazione e da “non
tecnici”;
·
perché
tornare a percepire i
territori
nella loro funzione di sovranità alimentare diretta può aiutare a
reindirizzare le politiche di uso del suolo , oggi piegate
unicamente alle logiche della speculazione finanziaria, fino a
ipotizzare agende alternative al modello dominante di “sviluppo”
del territorio;
·
perchè
costruire forme
di cooperazione diretta
tra cittadini organizzati in rete e giovani produttori che “ritornano
alla terra “ può animare e stimolare la ricostruzione di una
fertile alleanza tra “città e campagne” , oggi più che mai
necessaria per riorientare gli stili di vita e ricercare uscite dalla
crisi con forme di sviluppo locale ecologico ed autosostenibile”;
·
perchè
è sempre più necessario recuperare
sovranità e autodeterminazione
sul modo di alimentarsi e produrre cibo in modalità sostenibile sia
dal punto di vista ambientale che sociale;
·
perchè
è sempre più necessario superare
il modello attuale dell'economia competitiva
e speculativa( dove vincono solo i grandi) e passare ad un modello
di economia locale sostenibile basta sulla cooperazione attiva e
partecipata;
·
perchè
vogliamo rendere trasparente
la definizione del prezzo delle
produzioni biologiche, biodiverse e artigianali, restituendo pari
dignità a produttori e consum-attori.
·
perchè
INSIEME E' POSSIBILE;
·
perchè
IL FUTURO E' DI CHI LO FA;
***
Nascita
del progetto.
Il progetto viene formalizzato a settembre 2014 , attraverso la
sottoscrizione
un Patto
di Economia Solidale,
che sancisce la relazione tra diversi attori che hanno in comune
pratiche di consumo consapevole, l’attenzione alla salute delle
persone e alla conservazione attiva del territorio agricolo. Si
realizza nell’area della provincia Beneventana a Circello su
di
un
fondo pubblico dato in concessione alla Cooperativa Lentamente
tra
i seguenti attori:
l'
associazione per la filiera corta
CortoCircuito flegreo ,
la
cooperativa agricola sociale biologica Lentamente
di Casaldianni-Circello(BN) ,
Il
Molino
Mirra di San Nicola manfredi (BN),
il
pastificio
Veneziano di San Marcellino(CE) ,
interessati
reciprocamente a innalzare sia la qualità del proprio consumo che il
valore ecologico delle proprie produzioni e dei terreni.
Come
funziona il progetto.
Nella
pratica i consum-attori ( 20 famiglie) si impegnano a pianificare
i propri
consumi in
pasta nell’arco di un anno. In funzione della richiesta effettiva
e del fondo a disposizione (per quest'anno 1 ha ca) gli agricoltori
coinvolti si impegnano alla semina di un’equivalente superficie di
terreno capace di produrre con metodo biologico il frumento duro
SENATORE
CAPPELLI
necessario a soddisfare i bisogni ( progetto a regime). Il gruppo di
consumatori si impegna inoltre alla copertura di parte dei costi
anticipati ( 30%) per la semina, subordinandoli al raggiungimento
delle rese attese per ettaro ( dai
6-7 ai 14-15 Q
ca)
; si costituisce così un fondo di rischio e mutualità tra
consum-attori e produttori.
Il
prezzo trasparente.
La costruzione del prezzo trasparente è un processo partecipato tra
tutti gli attori e rappresenta il momento chiave dell’anno, in cui
si rinsaldano le relazioni e vengono condivise le diverse competenze.
Il prezzo “comunica” i costi reali dei diversi fattori della
produzione, garantendone la corretta remunerazione del lavoro e
dell’esperienza. Del prezzo trasparente finale dei prodotti fanno
parte i costi di molitura, che avviene in un mulino artigianale, e i
costi di pastificazione, effettuata da artigiani locali secondo
metodologie tradizionali con trafilatura in bronzo e essiccazione a
basse temperature intrno ai 20 ° in 24-48 ore.
Cibo
sano e locale.
Il progetto ha anche stimolato, in un’ottica di promozione della
sovranità
alimentare locale e della biodiversità,
la riappropriazione
della produzione di varietà
antiche e locali.
I semi sono riprodotti dagli agricoltori coinvolti del progetto e/o
scambiati tra i protagonisti , adatte ai bisogni e ai desideri della
comunità di riferimento, non delle esigenze di produttività e
tecnologiche proprie della trasformazione industriale.
La
provenienza del GRANO.
Il
grano SENATORE
CAPPELLI
viene acquistato dalla azienda BIOAGRISALUTE ( Gabriella e Mariano) ,
che da anni conosciamo come azienda di comprovata esperienza e
produzione biologica.
L'ESTIMO
( PIANO ECONOMICO) CUM-PANATICO SUD.
L'ESTIMO
VIENE CALCOLATO SU UNA MEDIA DI RESA DI 10 Q. nel 2015,
(ALLEGATO 1)
I
SOTTOSCRITTORI AL PROGETTO ADERISCONO ACCETTANDO IL RISCHIO
D'IMPRESA, CONSAPEVOLI CHE LA RESA PUO' VARIARE NOTEVOLMENTE A
SECONDA DELLA STAGIONE E DELLE CALAMITA' NATURALI.
AL
FINE DEL CALCOLO PER IL COSTO DELLA PASTA SI CONVIENE DI STABILIRE
UNA RESA DELLA MOLITURA DI circa 70%
SEMOLA E 30% FARINA.
dettaglio
costi produzione grano:
- Concimazione letame pellettato 100 euro
Aratura e frangizollatura 240
Semina 40
mietitrebbiatura 150
essiccazione 50
totale parziale 580
30% margine guadagno 170
affitto
130
euro
totale 880
semi 120
totale 880
semi 120
da
aggiungere i 120
euro per le sementi 1000
costo a quintale per una media di resa da 10 Q. 100 euro a Q.
costo a quintale per una media di resa da 10 Q. 100 euro a Q.
FASI
DEL PATTO:
- sottoscrizione e pre-finanziamento con anticipazione 30% costi della produzione : 261,60 € ( da dividere in quote uguali tra gli aderenti)
- Acquisto semi € 120 (da dividere in quote uguali tra gli aderenti)
- preparazione terreno SETTEMBRE-OTTOBRE
- semina del grano con organizzazione della festa della semina ( fine ottobre-inizio novembre)
- manutenzione e cura del campo di grano ( tra dicembre e giugno); visita a marzo /aprile con anticipazione di un ulteriore 30% ( 261,60 € da dividere in quote uguali tra gli aderenti)
- raccolta del grano con organizzazione festa del raccolto a luglio;
- essiccazione e insaccamento ad agosto con liquidazione restante 40% (348,80 € da dividere in quote uguali tra gli aderenti)
- 1° trasporto a molitura settembre -ottobre ( anticipazione intera quota x molitura da dividere tra gli aderenti 200+20 euro). Il grano verrà stoccato al molino.
- 1° trasporto a pastificazione ( anticipazione intera quota x pastificazione da dividere tra gli aderenti variabile da € 700 a € 900 ), periodo previsto Settembre- Ottobre ( è obbligatoria la partecipazione di 3 o 4 degli aderenti per aiuto confezionamento)
- 2° trasporto a pastificazione . Novembre-Dicembre ( è obbligatoria la partecipazione di 3 o 4 degli aderenti per aiuto confezionamento)
- 3° trasporto a pastificazione . Dicembre -Gennaio ( è obbligatoria la partecipazione di 3 o 4 degli aderenti per aiuto confezionamento)
Chicco dopo chicco negli anni successivi proveremo ad estendere ed ampliare la sperimentazione coinvolgendo altri produttori/trasformatori e altri co-produttori.
giovedì 18 settembre 2014
ORTI URBANI, a due passi dal mare
Orti urbani, a due passi dal mare
14 settembre 2014
Foto: www.piratiesirene.it
di Egon Botteghi*
Nel cuore di Livorno, a cento metri dal mare, c’è un pezzo di campagna rimasto “imprigionato” in mezzo ai palazzi residenziali dei quartieri Fabbricotti e San Jacopo.
Percorrendo via Dell’Ambrogiana si ha la netta impressione di camminare per una strada di un antico borgo agricolo. In quella zona, infatti, ricca d’acqua, sorgevano le fattorie storiche della città. E così è rimasto fino agli anni Settanta, quando l’amministrazione decise il cambio di destinazione d’uso e rese la zona edificabile.
mercoledì 20 agosto 2014
E' GIUNTA L'ORA DELLA RICONVERSIONE
Riconversione: (ri)facciamo la pace
Luca Martinelli di Altreconomia ha vinto l'edizione 2014 del premio giornalistico "Questione di stili" dedicato a Sabrina Sganga, giornalista di Controradio scomparsa due anni fa. Il riconoscimento va a un progetto giornalistico da realizzare: quello proposto dal redattore di Ae è dedicato al tema della "Riconversiòne" (ne anticipiamo l'introduzione).
Qui e qui puoi ascoltare l'audio della cerimonia (l'intervento di Luca nella seconda parte, dal minuto 33'20'')
Qui e qui puoi ascoltare l'audio della cerimonia (l'intervento di Luca nella seconda parte, dal minuto 33'20'')
di Luca Martinelli - 10 giugno 2014
Luca Martinelli, redattore di Ae, ha vinto sabato a Firenze il premio giornalistico dedicato alla memoria di Sabrina Sganga, giornalista di Controradio scomparsa due anni fa, che ha dedicato parte del suo lavoro al racconto del fallimento di un sistema economico e di consumo e alla "scoperta" dei nuovi stili di vita. La giuria era presiduta da Francesco Gesualdi. Il riconoscimento va a un progetto giornalistico.
Quello presentato da Luca -che verrà realizzato a partire da settembre 2014- s'intitola "Riconversiòne", e ve ne anticipiamo i contenuti, con l'introduzione al testo inviato all'Associazione Sabrina Sganga, che ha bandito -per il secondo anno- il premio.
Quello presentato da Luca -che verrà realizzato a partire da settembre 2014- s'intitola "Riconversiòne", e ve ne anticipiamo i contenuti, con l'introduzione al testo inviato all'Associazione Sabrina Sganga, che ha bandito -per il secondo anno- il premio.
martedì 19 agosto 2014
LA TERRA PRIMA DI EXPO
La terra prima di Expo
Dai Cabassi, ex proprietari di parte dell’area, il racconto inedito sulle vicende del sito che ospiterà l’Esposizione universale dal 1° maggio 2015. Per capire meglio quel che accade oggi, ciò che quei terreni diventeranno dopo l'ottobre 2015 e per conoscere i nomi dei responsabili del "peccato originale", cioè l'acquisto dei terreni da parte della società Arexpo, come ha ricordato il vicesindaco di Milano Ada Luisa De Cesaris in un'intervista a la Repubblica il 20 luglio 2014 ---
di Pietro Raitano - 21 luglio 2014
Dopo gli arresti, gli appalti truccati e le tangenti, a dieci mesi dall’inaugurazione di Expo resta poco della retorica dell’evento che “farà uscire l’Italia dalla crisi”, e molto del rammarico del “noi l’avevamo detto”, poco consolatorio e un po’ beffardo. Infrastrutture Lombarde, la società per azioni di proprietà della Regione Lombardia, “stazione appaltante” per Expo 2015 spa, finisce nel mirino della magistratura. Manager della stessa società di gestione sono stati arrestati. Resta una domanda: era tutto prevedibile? E una risposta si trova guardando dall’alto il sito destinato a ospitare dal 1° maggio 2015 l’Esposizione universale, osservando quei 100 ettari di suolo un tempo agricolo su cui fervono i lavori, ai confini nordoccidentali del comune di Milano. Ripercorriamo la storia dei terreni su cui sorgerà Expo con un interlocutore particolare: la famiglia Cabassi, che per decenni è stata proprietaria quasi di un terzo di quei 100 ettari che poi, dopo vicende rocambolesche, ha venduto alla società di scopo Arexpo, partecipata da Regione Lombardia, Comune e Provincia di Milano, Comune di Rho e Fondazione Fiera.
martedì 5 agosto 2014
I GIORNI DELLA PACHAMAMA
I giorni della Pachamama
Rossella Grenci |
2 agosto 2014
di Rossella Grenci*
Il primo agosto rivive, in diversi paesi dell’America Latina, il rituale della terra, un rituale che sopravvisse alla colonizzazione spagnola: la festa della Pacha Mama, Madre Terra. Quindi agosto viene considerato come il primo mese dell’anno.
I rituali di questa tradizione sono cambiati nel corso del tempo. Così, secondo le antiche usanze di ogni popolo, cambia il modo di celebrarlo.
venerdì 1 agosto 2014
Parlano di noi - fonte freebacoli.net
http://www.freebacoli.net/2014/07/corto-circuito-flegreo-biodistretto-diventato-realta-video.html
Corto Circuito Flegreo, il biodistretto è diventato realtà – Video
Il 20 Luglio scorso abbiamo partecipato al “Mercato contadino e artigiano” organizzato da Corto Circuito Flegreo, nella bellissima location del “Giardino dell’Orco”, sul lago d’Averno. Oltre a godere della piacevole compagnia di queste persone, come già espresso nei precedenti articoli, abbiamo cercato di trarre spunto da questa valida realtà associativa, per elaborare delle proposte da adottare a Bacoli, nell’ambito dell’agroalimentare. Perché fare rete non vuol dire solo conoscersi e confrontarsi, ma anche approfondire il lavoro altrui e prenderlo da esempio, se efficace e produttivo.
E dato che in questo settore, siamo neofiti abbiamo deciso di imparare e partire da loro. In linea con la nostra idea di biodistretto flegreo, crediamo sia possibile attuare anche a Bacoli, la stessa filiera corta che Corto Circuito ha sviluppato negli anni. Nel nostro comune, esistono già – anche se pochi – agricoltori che hanno deciso di convertirsi al biologico ed al biodinamico. Ciò significa che hanno abolito l’utilizzo di concimi chimici, diserbanti, pesticidi etc. nonché di tecniche agricole di sfruttamento del terreno e non ecosostenibili, per avvalersi di un’equipe di agronomi, biologi, enologi messa a disposizione dall’associazione. Si tratta infatti di un gruppo di tecnici (produttori, trasformatori e consumatori) che hanno deciso di mettere a disposizione le proprie competenze per formare e sensibilizzare i cittadini a riguardo.
Molti sono infatti i convegni che Corto Circuito organizza per diffondere e trasmettere il proprio lavoro, come quello del 31 Maggio scorso all’istituto V.Pareto di Pozzuoli, durante il quale ci si è confrontati anche con le filiere corte di altre organizzazioni affini. Gli strumenti principali con i quali si porta avanti questa missione sono due: i sistemi di garanzia partecipata (per l’appunto SGP) ed i gruppi di acquisto solidale. Entrare nella filiera corta di Corto Circuito non è cosa da poco: oltre ad una conoscenza interpersonale, per essere inclusi nella rete di produttori (agricoltori, viticultori, allevatori, artigiani etc.) o trasformatori (cuochi, pizzaioli, panettieri etc.) eco-sostenibili, occorre subire nelle proprie attività lavorative, sopralluoghi e controlli da parte dell’equipe di cui sopra. Da qui il nome di sistema di garanzia partecipata.
Il controllo non è soltanto visivo, ma anche tecnico, con valutazioni specifiche condotte dagli esperti che compongono il gruppo. Per inserire un prodotto all’interno della filiera, occorre quindi affiancarlo a delle schede contenenti ogni tipo di informazione relativamente a: terreno, semina, irrigazione, alimentazione, raccolta, trattamenti etc. Tutto ciò che viene fatto alla materia, viene riportato in un’apposita scheda, che il “consum-attore” finale potrà consultare per avere garanzia della qualità di ciò che sta consumando. E dopo aver messo in rete soggetti e materie prime (CCF conta circa 220 soci di cui oltre 40 tra produttori e artigiani), si entra a far parte del GAS ovvero di un sistema solidale e di consumo consapevole. Chiunque può infatti rivolgersi a CCF per una spesa completamente biologica, prenotando – entro le 13 di ogni Mercoledì – ciò che vuole acquistare (limitatamente alla disponibilità offerta) nei quantitativi desiderati e facendoseli spedire nella sede di smistamento – il Giovedì successivo ovvero “Il Giardino dell’orco”.
Per ulteriori info, visitate il sito cortocircuitoflegreo.blogspot.it
L'ECONOMIA SOLIDALE E' LEGGE IN EMILIA ROMAGNA
L’Emilia Romagna riconosce e regola l’economia solidale
Approvato il progetto di legge che sostiene un modo diverso di vivere il mercato
L’Emilia Romagna approva il progetto di legge “Norme
per la promozione e il sostegno dell’economia solidale”, elaborato grazie
alla collaborazione tra Amministrazione e associazioni del territorio unite nel
CRESER.
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