“…Ma quando è partita la follia per cui siamo arrivati al punto che è diventato
necessario certificare come un' eccezione ciò che dovrebbe essere la norma?
Coltivare, allevare, trasformare la natura in cibo senza aggiungere input esterni,
chimici e a base di petrolio dovrebbe essere normale. Chi aggiunge fertilizzanti chimici,
pesticidi, additivi, conservanti che dovrebbe dichiararlo, certificare e documentare la
sua "anormalità". È una questione di principio e non di poco conto, ma intanto ci rivela
una triste verità: la norma non è più il cibo naturale, […] è diventato da agricoltura
"convenzionale": anche l'uso di questo termine la dice lunga. Chi vuole fare biologico
non è uno "convenzionale": è uno strano, senz'altro in minoranza e quindi deve
sottoporsi a certificazioni e controlli.[…]Il biologico non è cattivo, è il sistema agroindustriale
con la sua distribuzione, che lo disegnano così.”
(Petrini 2011)Grazie per i commenti.
Nessun commento:
Posta un commento
Commento Pubblicato