RES SUD–
Rete delle Economie Solidali del SUD
è un
coordinamento di attori (reti, consorzi, associazioni, GAS, produttori e
cittadini/e) di Abruzzo, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia che
si riconoscono nei principi dell'Economia Solidale e che vogliono realizzare un sistema economico e sociale, non violento e
solidale, orientato all´ecologia ed al bene comune, costruito dal basso, che
valorizza le relazioni prima che il capitale, che riconosce una equa
ripartizione delle risorse fra tutti, che dà priorità al rispetto dell´ambiente
naturale e della comunità sociale.
RESSUD si muove nel solco pieno delle esperienze nazionali di economia solidale e sociale e si riconosce nei valori delle 10 Colonne dell’Economia Solidale, documento elaborato all’Aquila nel giugno 2011 in occasione del convegno nazionale GAS /DES
RESSUD si muove nel solco pieno delle esperienze nazionali di economia solidale e sociale e si riconosce nei valori delle 10 Colonne dell’Economia Solidale, documento elaborato all’Aquila nel giugno 2011 in occasione del convegno nazionale GAS /DES
Una Rete di
economia solidale è una organizzazione che integra commercio giusto,
consumatori consapevoli, finanza solidale, produzione sostenibile e
autogestita, software libero, etc. e in cui tutti gli attori citati sono
coinvolti nell’organizzazione di filiere produttive finalizzate a realizzare
uno sviluppo ecologicamente sostenibile e solidaristicamente organizzato (E. A.
Mance). È una riorganizzazione sociale dei flussi economici, culturali e
valoriali attraverso un percorso dialogico e una collaborazione tra pari, una
generazione di strutture democratiche di consumo, produzione, finanza, forme
altre di vivere comune.
RESSUD si muove dentro questa prospettiva: è un contesto in cui è possibile confrontarsi sulle pratiche, dando voce così ad una idea mediterranea dell’economia solidale; è collettore delle testimonianze di un sud diverso che agisce dentro una economia altra, fatta di relazioni, di rapporti mutualistici e solidali, una economia del noi
RESSUD si propone di ampliare ed estendere le pratiche di economia solidale nel SUD attraverso la costruzione di una rete di relazione e scambio di esperienze e buone prassi, che possa contagiare nuovi territori e nuovi attori e sostenere la creazione di circuiti economici e culturali in cui le diverse realtà si rafforzano a vicenda.
RESSUD si muove dentro questa prospettiva: è un contesto in cui è possibile confrontarsi sulle pratiche, dando voce così ad una idea mediterranea dell’economia solidale; è collettore delle testimonianze di un sud diverso che agisce dentro una economia altra, fatta di relazioni, di rapporti mutualistici e solidali, una economia del noi
RESSUD si propone di ampliare ed estendere le pratiche di economia solidale nel SUD attraverso la costruzione di una rete di relazione e scambio di esperienze e buone prassi, che possa contagiare nuovi territori e nuovi attori e sostenere la creazione di circuiti economici e culturali in cui le diverse realtà si rafforzano a vicenda.
RESSUD è una
aggregazione coesa, determinata, responsabile ma informale, non
giuridicamente strutturata. I ruoli e i mandati vengono di volta in volta
condivisi e determinati. Valgono i principi di Responsabilità e
Reciprocità. Le associazioni, i gruppi ,i consorzi che fanno parte di RESSUD si
impegnano nel mutuo sostegno e nella cooperazione reciproca. L'idea portante è
sviluppare capacità ,competenze, relazioni utili al consolidamento e
all'implementazione del lavoro di rete.
RESSUD è espressione dei territori – sintesi delle esperienze specifiche – ed è a servizio di essi.
RESSUD è espressione dei territori – sintesi delle esperienze specifiche – ed è a servizio di essi.
Da Ressud nasce
il progetto Sbarchi in Piazza e questo:
INVITO / MANIFESTAZIONE D’INTERESSE / ADESIONE ai SIP
A tutti i Gruppi d'Acquisto Solidali, Associazioni,
Centri sociali, movimenti, produttori , cittadini e cittadine
Come alcuni/e di voi
già sanno, l'anno scorso alcune realtà della Rete dell'Economia Solidale
hanno dato vita a quest'iniziativa, volta essenzialmente a promuovere
un'estensione della pratica del consumo critico, allargando gli attuali confini della RES.
Le arance in piazza, come simbolo di uno scambio tra
Sud e Nord improntato al mutualismo e alla sostenibilità, hanno rappresentato
il cuore dell'iniziativa, che ha
coinvolto oltre i produttori locali varie altre categorie di produttori,
agricoli e non, che dal sud, si sono recati fisicamente nelle piazze delle
città centro settentrionali ad invaderle con la ricchezza dei loro prodotti
Un progetto politico, che si realizza attraverso la
testimonianza dei produttori agro-alimentari (e non solo) del sud con
importanti momenti di incontro, confronto e riflessione ha coinvolto una platea più ampia di quella che da un pò
di tempo amiamo definire l'"economia del noi", economia che realizza
per produttori e consumatori una vera e propria "ecologia del
vivere", attraverso la
riappropriazione consapevole, collettiva e partecipata del controllo sulla
produzione e il consumo.
L'iniziativa si svolgerà tra fine febbraio e
Maggio 2013. La durata di ogni evento
può variare da uno a tre giorni, tendenzialmente nell'arco dei week end, con un
massimo di 4-5 eventi possibilmente con la frequenza di uno sbarco al mese.
Ogni sbarco si realizzerà in una regione diversa, prevedendo eventualmente più
piazze nella medesima giornata, secondo le richieste avanzate. Ognuno si farà
rappresentante non solo della propria esperienza ma dello spirito e del
messaggio della RESSUD (rete dell'economia solidale del sud).
Il culmine dell'evento sarà “l'invasione” di
una piazza con persone, prodotti e contenuti che animano l'economia solidale.
Un evento/mercato/fiera di cultura, che racconti un'altra agricoltura (produzione) del sud; una
pratica per un lavoro giusto, a sostegno dei diritti dei braccianti e dei
lavoratori; una pratica di legalità in un contesto dove talora l'illegalità è legale; che mette in piazza non i prodotti ma le storie dei produttori del sud e quelli del territorio
interessato. Con momenti di socializzazione conviviale, quindi concerti,
mostre, spettacoli e momenti di discussione a tema divisi secondo un'esigenza
divulgativa e d'approfondimento, strutturati in modo frontale e circolare a
seconda delle esigenze. Dalla sovranità alimentare alla sostenibilità
ambientale passando per i vari settori in cui si traduce l'economia solidale e
partecipata; che
vuole testimoniare che l'Economia solidale è una alternativa reale per l'Italia
e che l'alleanza tra consumatori/produttori ha il potere di costruire nuovi
modelli democratici e sostenibili di consumo e produzione
Il comitato organizzatore di ogni Sip, che si auspica
composto dal maggior numero possibile di realtà legate all’economia solidale
locale (gas, des, Associazioni, Centri sociali, movimenti,
produttori, cittadini e cittadine), avrà il compito di monitorare
l’eventuale svolgimento contemporaneo di altre iniziative nello stesso
territorio legandolo a quelle che
possano creare sinergie e ampliarne il significato.
Chi voglia organizzare un SIP deve mettersi in
contatto con il referente della RESSUD, che raccoglierà la proposta valutandone
la praticabilità in relazione al calendario che si forma man mano. Se già
qualcuno nella stessa piazza o nella stessa regione ha preso l'iniziativa, sarà
cura dei coordinatori di SIP mettere in contatto le diverse realtà perché
collaborino all'organizzazione.
In relazione allo spirito e alle esigenze pratiche
dell'evento, si richiede che vengano scelte piazze centrali o almeno di grande
frequentazione, popolari nella fruizione, accessibili ai mezzi di trasporto dei
prodotti e comode per l'allestimento del mercato e all’organizzazione degli
eventi relazionali e culturali con le relative strutture.
Parte integrante del SIP sarà il pre-ordine dei
prodotti del Sud che gli organizzatori, avvalendosi delle strutture dei Gas
locali ma allargandone la base anche alle organizzazioni collaterali, sono
invitati a promuovere. I referenti delle varie organizzazioni sceglieranno il o
i produttori a cui effettuare l’ordine sul sito di Ressud. In tale ordine, fatto con un certo anticipo e
chiuso almeno due settimane prima rispetto
all’inizio della manifestazione, si cercherà di concentrare tutto il prodotto
possibile in modo da rendere più sostenibili le spese di trasporto.
I produttori del Sud che vogliano partecipare a uno
sbarco dovranno già far parte della rete dell'economia solidale almeno nella
forma di un rapporto stabile coi gas, e contribuiranno ad allargare questa
possibilità ad altri soggetti che si impegnano a lavorare per far crescere la
rete. Comunque i suddetti produttori
dovranno essere accreditati dai referenti della loro regione.
Ogni produttore dovrà rispettare i criteri di
sostenibilità ed equità sia nella produzione come nella commercializzazione,
nonché realizzare una pratica di rete senza la quale nessuna economia solidale
è possibile. In questo senso, è fisiologica necessità quella che ognuno
sottoscriva il patto si solidarietà che lega i vari produttori coinvolti in
questo progetto, aderisca alla carta dei principi elaborata dalla RES e si
impegni a condividere il progetto SIP a
tutti i suoi contatti utili.
Ogni
produttore dovrà adottare la pratica della tracciabilità del prodotto e del il
prezzo trasparente, ed esporre una scheda informativa sulla propria storia e le
proprie modalità produttive. Ogni produttore si dovrà impegnare inoltre a
comunicare il numero di eventi al quale parteciperà e dovrà tener fede
all'impegno preso ovvero comunicare tempestivamente l'eventuale defezione di
necessità.
Il progetto scuole vuole essere un altro centro
nevralgico all’interno del processo di organizzazione dei SIP. Pensando che
alla base di un vero allargamento della RES
le scuole siano senza dubbio l’anello più importante ed è da qui che
dobbiamo partire se vogliamo preparare il terreno per un vero cambiamento. In
tale progetto è di fondamentale importanza il ruolo degli insegnanti
all’interno dei comitati organizzatori e dei loro istituti.
Il percorso che potremmo creare in preparazione di un
Sip attraverso incontri con esponenti dei Gas locali e della Ressud, proiezioni
di documentari e quant’altro, potrebbe
sfociare in un pre-ordine di istituto, con consegna in piazza
coinvolgendo i ragazzi nell’organizzazione ed in un successiva eventuale
vacanza-visita alle aziende del Sud, con sperimentazioni sul campo.
Vista la complessità di una manifestazione che per
raggiungere i suoi fini, deve avere anche una adeguata copertura mediatica,
invitiamo tutti gli interessati a contattare i referenti coinvolti nell’organizzazione al più presto
ed a manifestare il loro interesse non oltre la metà di Dicembre, in modo da
poter stilare un calendario di massima
ed iniziare i percorsi che ci porteranno almeno un mese prima alla
conferma delle manifestazioni.
www.ressud.org
info@ressud.org
Grazie per i commenti.
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