giovedì 14 febbraio 2013

SONO ARRIVATI

MERCOLEDÌ 13 FEBBRAIO 2013
 Mais OGM presto in semina sui campi marchigiani -
 Appello alla Regione Marche: Subito la Conferenza Stato-Regioni per chiedere una immediata approvazione della clausola di salvaguardia
Piticchio di Arcevia 11/02/2013

 Comunicato stampa
 Mais OGM presto in semina sui campi marchigiani Appello alla Regione Marche: Subito la Conferenza Stato-Regioni per chiedere una immediata approvazione della clausola di salvaguardia Con la sentenza della corte di Giustizia dell'UE del 6 Settembre 2012 si è creato un vuoto legislativo che permetterebbe la coltivazione di Mais OGM, in tutta Italia, Marche comprese, nonostante la popolazione italiana e la stragrande maggioranza degli agricoltori siano contrari.


 Infatti la sentenza ha stabilito che uno stato non può impedire la coltivazione degli OGM per il solo fatto che le Regioni non hanno fatto i piani di coesistenza fra le coltivazioni OGM e le coltivazioni convenzionali e biologiche. Ora ci avviciniamo al periodo di semina del Mais e su internet si scopre che svariati agricoltori pro OGM sarebbero pronti a seminare il MON810 transgenico della Monsanto, con tonnellate di semi già pronti. In Italia la coesistenza delle colture OGM e non OGM è del tutto impossibile, per le piccole dimensioni medie dei fondi, per la notevole estensione in cui la contaminazione verticale (impollinazione) può realizzarsi e anche per il fatto che per gli OGM esiste anche la contaminazione orizzontale, attraverso virus e batteri dei terreni. Praticamente le catene geniche anomale possono propagarsi anche tramite le defecazioni degli animali e tramite i concimi animali. Inoltre risulta ben difficile e costoso realizzare catene di stoccaggio separate fra mais OGM e non OGM. Infine la contaminazione si realizza anche attraverso i mezzi meccanici di raccolto, come i camion e le trebbie, che sono impossibili da pulire completamente nel passare da un campo OGM a uno convenzionale. Il mais italiano verrebbe rapidamente e irrimediabilmente contaminato da quello OGM. La nostra regione Marche aveva fatto una legge contro gli OGM, ma il potere sovranazionale europeo non la considera valida, nonostante in Italia il settore agricolo sia sotto la responsabilità delle regioni. Facciamo appello ora alla Regione Marche, che ha la presidenza delle regioni OGM Free, affinché si faccia portatrice di una iniziativa di immediata convocazione della Conferenza Stato-Regioni per chiedere al governo di approvare subito la Clausola di salvaguardia, prevista dalla legge UE del 2001 che disciplina gli OGM. Il nostro appello si estende anche alle organizzazioni sindacali agricole regionali Coldiretti, CIA, Copagri, affinche’ intervengano a livello nazionale per convocare la Coalizione Italia – Europa Libera da OGM, di cui fanno parte, prima della prossima stagione delle semine del mais, che parte all'inizio di aprile, a tutela dell'agricoltura, dell'ambiente, della biodiversità e della salute degli italiani. Non va dimenticato che ben 8 paesi UE (tra cui Germania e Francia) hanno già fatto ricorso con successo alla clausola di salvaguardia e che delle ricerche molto serie, come quella dell'équipe di studiosi guidata dal Professor Gilles-Eric Seralinì, dell’Università di Caen e quella della scienziata russa Irina Ermakova, hanno dimostrato senza ombra di dubbio l'assoluta pericolosità per la salute umana del mais transgenico. Cooperativa Agricola Biologica La Terra e il Cielo - Arcevia (AN) Grazie per i commenti.

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