lunedì 16 agosto 2010

BILANCI DI GIUSTIZIA

PIÙ DI MILLE NUCLEI FAMILIARI in Italia sono collegati in rete, non
solo on line, per condividere i cambiamenti nei consumi e nello
stile di vita che stanno attuando secondo criteri di equità
e sobrietà: scelgono modalità leggere che rispettino lo spazio di tutti
e che portino a un buon rapporto con l’ambiente. Queste famiglie
si ritroveranno per un incontro di quattro giorni a Marina di Massa
dal 26 al 29 agosto 2010, per l’appuntamento annuale di Bilanci
di giustizia, il cui tema quest’anno è «Passaggi tra personale e
politico» e le parole di don Milani [«Ho imparato che il problema
degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne
da soli è l’avarizia»] sono il filo rosso che lega gli incontri e il clima
di convivialità della tre giorni.
Se lo scorso anno si ragionava di come uscire diversi dalla crisi,
nel 2010 è l’idea di altra politica ad essere messa al centro. L’idea cioè
di una politica in grado di coinvolgere ogni giorno migliaia di persone….

Il resto sui documenti di Cortocircuitoflegreo http://scribd.com/cortocircuitoflegreo

La Terra sempre più in rosso

La Terra sempre più in rosso: il 21 agosto 2010 sforiamo il budget naturale.


(OAKLAND, CA, USA) – L'umanità ha impiegato meno di nove mesi per sforare il budget di questo anno, secondo i calcoli del Global Footprint Network (GFN), una organizzazione di ricerca ambientale con sede in California.


Il Global Footprint Network calcola l'offertadella natura sotto forma di “biocapacità”, ovvero l'ammontare di risorse che il pianeta rigenera ogni anno e la confronta con ladomandadell'umanità ovvero con quell'ammontare che usiamo per produrre tutte le risorse necessarie per la nostra vita e per assorbire le nostre emissioni di CO2.

I dati del GFN rivelano che, al 21 agosto 2010, l'umanità avrà esaurito tutte le risorse e i servizi ecologici – dall'eliminazione della CO2alla produzione delle materie prime per il cibo – che la natura può fornire questo anno (gli interessi del capitale natura).


Da quella data fino alla fine dell'anno, soddisferemo la nostra domanda ecologica dando fondo alle risorse (il capitale) e accumulando gas ad effetto serra nell'atmosfera.


“Se una persona spende il suo intero stipendio annuale in nove mesi, avrebbe di che essere molto preoccupata” dice Mathis Wackernagel Presidente del GFN. “La situazione non è meno allarmante quando tutto ciò succede al nostro budget ecologico. Il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la deforestazione, la mancanza di cibo e acqua – sono tutti chiari segnali del fatto che non possiamo più a lungo finanziare i nostri consumi con il credito. La Natura sta per “toglierci la fiducia”. Più informazioni su http://www.footprintnetwork.org/earthovershootday

Cos'è L'Overshoot?

Per la maggior parte della storia dell'uomo, l'umanità ha vissuto con gli “interessi” del capitale natura – consumando risorse e producendo CO2ad un tasso più basso di quello che il pianeta era in grado di rigenerare e assorbire ogni anno. Da circa tre decenni a questa parte, abbiamo superato la soglia critica, e il tasso della domanda umana di servizi ecologici ha iniziato a superare il tasso con il quale la natura può provvedere a rigenerarli. Questa differenza tra domanda e offerta – nota come “Sovraccarico ecologico” (Ecological Overshoot) è cresciuta costantemente ogni anno.

Ora alla Terra, con il capitale naturale rimasto, ci vogliono un anno e sei mesi per rigenerare le risorse che l'umanità utilizza in un anno.

stringete la mano che vi nutre.

"stringete la mano che vi nutre".
Non appena lo fate, l’affidabilità torna ad essere una
questione di rapporti umani invece che di normative,
etichette o responsabilità legali. […]
La regolamentazione è un sostituto imperfetto di
quell’affidabilità e di quella fiducia che sono parti
integranti di un mercato nel quale produttore e il
consumatore possono guardarsi negli occhi. Solo
quando saremo corresponsabili di una catena
alimentare corta potremo, settimana dopo settimana,
prendere coscienza del fatto che noi facciamo parte di
una catena alimentare e che la nostra salute dipende
dalla sua gente, dai suoi terreni e dalla sua integrità –
dal suo stato di salute.
M. Pollan, In difesa del cibo, Adelphi, 2009, pp. 169 - 170

x gli interessati : sui documenti di cortocircuitoflegreo ( http://scribd.com/cortocircuitoflegre )abbiamo pubblicato il documento " I GAS e I SISTEMI DI GARANZIA PARTECIPATIVA"

mercoledì 11 agosto 2010

VERSO TEANO 23-26 OTTOBRE 2010

Comunicato stampa
E’ partita la macchina organizzativa per preparare il grande evento di ottobre a Teano, in occasione dello storico incontro che sancì l’Unità d’Italia.
Presso il Comune di Teano – con la presenza del sindaco Raffaele Picierno, di Domenico Rizzuti e Tonio Dell’Olio (della Rete Nazionale) - si è insediato in data 9 agosto 2010 un gruppo di lavoro territoriale e si è messo all’opera un comitato promotore composto da: Pasquale Iorio (per il Comitato Nazionale “Verso Teano”), Gianni Cerchia (storico, delegato dall’Arci), Valerio Taglione (per Libera) e Rosaria Pentella (Assessore cultura di Teano). A loro è stato affidato il compito di varare il programma degli incontri e delle manifestazioni, che animeranno le giornate dal 23 al 26 ottobre con iniziative di carattere storico, culturale e ricreativo.
Il primo atto concreto è stato l’invio di una lettera di adesione a tutti i sindaci, agli enti istituzionali ed economici, alle associazioni giovanili e di volontariato, alle organizzazioni datoriali e sindacali, partita oggi a firma congiunta del sindaco di Teano Raffaele Picierno e del prof. Tonino Perna (Coordinatore del Comitato Pro Teano). Nello stesso tempo saranno avviati incontri con il Presidente della Provincia, della Camera di Commercio, del sindaco di Vairano e degli altri comuni limitrofi, delle scuole e delle associazioni locali per un loro contributo e coinvolgimento attivo nelle varie iniziative.
Per dare il senso ed i contenuti dell’evento, di seguito riportiamo il testo completo del documento:
“Il 26 Ottobre prossimo ricorre il 150° anno dello storico incontro a Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele che ha sancito di fatto la nascita dell’Italia. Più che di una unione si trattò di un’annessione, e sappiamo che il Mezzogiorno ebbe a patire per il modo con cui l’Unità d’Italia si realizzò, ma oggi siamo altrettanto convinti che questa Unità è irrinunciabile e va rilanciata.
Per questo abbiamo organizzato a Teano un incontro nazionale, che si terrà dal 23 al 26 di Ottobre, per stabilire un nuovo patto tra gli italiani , tra il Nord ed il Sud, tra le vecchie e le nuove generazioni. A questa iniziativa abbiamo invitato gli storici più prestigiosi, italiani e stranieri, studiosi della lingua e letteratura italiana, economisti, sociologici, ed operatori culturali per trovare insieme una memoria condivisa ed un progetto comune che ci faccia uscire dalla crisi economica e morale che stiamo drammaticamente vivendo.
L’incontro di Teano non sarà una delle tante celebrazioni, ma un evento “storico” per rilanciare dal basso , dall’incontro e dal dialogo, l’unità delle popolazioni di questo Paese. Con questo obiettivo abbiamo invitato le forme organizzate della società civile,della cultura, dell’economia solidale, e naturalmente i sindaci che rappresentano la base della nostra democrazia , il terreno privilegiato del rapporto tra cittadini e istituzioni .
Con questa lettera La invitiamo formalmente a partecipare a questa iniziativa che, per la parte delle celebrazioni ufficiali, sarà conclusa, il 26 dall’intervento del Presidente Napolitano e, a seguire , dalla firma da parte dei sindaci che avranno aderito, del nuovo patto tra gli italiani.
Ll’iniziativa prevede anche l’organizzazione, presso l’area fiera del Comune di Teano, di spazi attrezzati per attività espositive fieristiche e di incontri per workshop.
Per ragioni organizzative Le chiediamo di esprimere la Sua adesione entro il 15 settembre e di comunicarci le sue esigenze circa gli spazi da attrezzare. Per ulteriori informazioni può utilizzare il sito www.versoteano.it “.
Alla importante iniziativa di rievocazione storica e di riconciliazione nazionale per un nuovo Patto unitario (su cui sta lavorando un gruppo di studiosi) hanno già dato la loro adesione alcune delle più importanti associazioni a livello nazionale: da Aislo all’Anci e varie associazioni dei comuni e dei Parchi, da Libera all’Arci, da Banca Etica all’AltraEconomia, dalla Fondazione Di Vittorio alla Fiom,alla Filca e FBA Cisl, dalla CNA all’ASGI, da SEM a Sbilanciamoci, da CIPS a Terres des Hommes, da Carta a Il Manifesto, da Giustizia e Libertà a Solidarietà Intenazionale.
Caserta, 9 agosto 2010
Ufficio stampa

AIUTO, mi e' scappata la canola

Se l'ogm si riproduce in natura

Per la prima volta una pianta geneticamente modificata è stata osservata allo stato selvatico. Accade in North Dakota. Gli scienziati temono che possano minacciare la biodiversità. L'esperto italiano Rosellini: "Geni vagliati e considerati sicuri, nessun pericolo"
di JACOPO PASOTTI

Piante di canola OGM si stanno propagando dai terreni agricoli del Nord Dakota, negli Stati Uniti, invadendo aree incoltivate. Le piante transgeniche possono dunque abbandonare i campi ed invadere le zone naturali circostanti. Lo sostengono alcuni scienziati statunitensi che hanno osservato, per la prima volta, la presenza di piante geneticamente modificate che si sono riprodotte in aree naturali, e che sono quindi una minaccia per la biodiversità. La scoperta, secondo gli esperti, avrà "implicazioni importanti" nelle politiche agricole degli Stati Uniti.

In luglio i ricercatori hanno raccolto, fotografato ed analizzato 406 piante di canola cresciute fuori dai terreni coltivati lungo un transetto di 5.400 chilometri che attraversa vaste regioni agricole. Di queste, ben 347 (l'86%) sono risultate positive ai test sulla presenza di proteine che le rendono più resistenti ad alcuni erbicidi (la CP4 EPSPS e la PAT).

Un segnale d'allarme, dunque, che non giunge da associazioni ambientaliste ma da Meredith Schafer, ricercatrice presso Università dell'Arkansas, insieme a colleghi della Environmental Protection Agency (Epa, l'agenzia federale che si occupa della protezione dell'ambiente). Secondo lei queste piante "scappate" dai campi potrebbero influenzare la biodiversità della regione. Meredith Schafer ha presentato i risultati delle sue analisi alla conferenza annuale della Società Ecologica Americana (ESA) tenutasi nei giorni scorsi a Pittsburgh. Gli scienziati non sanno se questo possa essere accaduto anche ad altre colture OGM.

Secondo Daniele Rosellini, biologo presso l'Università di Perugia, la scoperta dei ricercatori statunitensi è una conferma di un fenomeno già noto. "Che i geni introdotti mediante ingegneria genetica persistano nell'ambiente in piante coltivate presenti fuori dai campi o in piante spontanee di specie affini che possono incrociarsi con loro è indesiderato da molti. Questo non è comunque pericoloso per l'ambiente e la salute, perché quei geni sono stati vagliati e considerati sicuri prima di autorizzare la coltivazione delle piante OGM che li contengono", conclude Rosellini.

Ma c'è di più. I ricercatori hanno anche trovato "due casi di modificazioni multiple all'interno di singoli individui". Un fatto che, secondo gli scienziati, "indica che alcune colture si sono inselvatichite, cioè oltre ad essersi stabilite al di fuori dei campi coltivati, si stanno riproducendo in natura".
Niente di male per le piante di canola, che sono in questo modo più resistenti e di maggior produttività. Ma la scoperta potrebbe essere l'indizio che il controllo esercitato dai biotecnologi sugli organismi OGM ha maglie più larghe di quanto si pensasse. "I nostri risultati hanno conseguenze rilevanti sulla ecologia e la gestione sia per le piante native che per i prodotti OGM del paese", dicono gli scienziati.

La scoperta non può passare inosservata in Europa. La commissione europea ha infatti appena dato il via libera alle prime colture OGM, ponendo fine a un embargo in vigore dal 1998. Dalla primavera di quest'anno il gruppo tedesco Basf è autorizzato a produrre la patata transgenica Amflora per usi industriali e come mangimi.

La canola è una varietà della colza, prodotta inizialmente in Canada (il suo nome deriva appunto da Canada e olio). È impiegata nell'alimentazione degli animali da allevamento e per la produzione di biocarburanti. Attualmente i campi di canola ricoprono 2 milioni di ettari del territorio statunitense, ma l'estensione delle coltivazioni è destinata a crescere a causa del continuo aumento dell'impiego dei bio-combustibili.


(10 agosto 2010)

mercoledì 4 agosto 2010

IL SESTO CONVEGNO DI ORTI DI PACE Sabato 11 Settembre 2010

PERCHÉ IL 6° CONVEGNO ORTI DI PACE SU “ORTI E SELVATICHEZZE”
Fra le parole che da anni usiamo quando parliamo di terra, agricoltura e orti, ci sono consociazione e coltura mista. Queste due parole vogliono dire, in pratica, coltivare contemporaneamente varie specie di ortaggi su una stessa area. E si è scoperto che questo aiuta a far crescere meglio i frutti della terra, a renderli più saporiti e gustosi. Tutto questo oggi lo si ritrova in una sola parola di gran moda: “biodiversità“. E la fama di questo termine è tale al punto che questo, che stiamo vivendo, lo si è definito come Anno della Biodiversità. Ma in sostanza è quello che da sempre c’è già allo stato naturale. In natura – infatti – non esistono monocolture, ma diversità! Ed è proprio osservando l’ambiente naturale che ci rendiamo conto della necessità di fare convivere ciò che è l’uomo “addomestica” con ciò che la natura offre spontaneamente. Con questo 6° convegno vogliamo far incontrare il COLTIVATO con il SELVATICO. Fare un orto non è solo questione di “coltivare colture”. È prima di tutto una scelta culturale… e cultura è anche quell’atteggiamento umile che ci permette di imparare dalla natura, dal selvatico. Ecco perché periodicamente ci troviamo a riflettere insieme, scambiarci esperienze, raccontarci storie: è la nostra maniera per condividere e far sì che ci si arricchisca. Questo il senso di un incontro annuale della Rete che abbiamo autodefinito ORTI di PACE.

Gianfranco Zavalloni
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Ecoistituto di Cesena - Rete Orti di Pace – Techné – Mag6
Cesena – sabato 11 settembre 2010
ore 9,00 – 17,00
Sala convegni Ecoistituto di Cesena
via Germazzo 189, località Molino Cento
Cesena
6° CONVEGNO ORTI DI PACE
ORTI E SELVATICHEZZE
gli orti-giardini per far pace fra bosco e città
Il convegno, seguendo la tradizione dei cinque precedenti, prevede brevi relazioni e racconti di esperienze in cui si stanno realizzando, orti scolastici, orti sociali, orti nelle città, orti spontanei, orti comunitari, orti terapeutici con una attenzione particolare al rapporto fra tutto ciò che è coltivato e il selvatico
PROGRAMMA DEL CONVEGNO
nei limiti del tempo a disposizione sono accettate altre relazioni sui temi del convegno
Introduzione al convegno
Daniele Zavalloni – Vicepresidente Ecoistituto di Cesena
PERCHÉ INSIEME ZONE SELVAGGE E COLTIVATE
L’ANNO INTERNAZIONALE DELLA BIODIVERSITA’ C”O”LTURALE
Annalisa Marchi (Sindaco di Vaiano)
BIODIVERSITÀ NEGLI ORTI DI FRUTTA ANTICA: DAL SELVATICO ALLE COLTURE E VICEVERSA
Adone Rosaria (Psicologa)
IL DISTURBO DA MANCANZA DI NATURA (Nature deficit disorder)
Roberto Salustri (Coop. Reseda)
GLI ORTI NEL DESERTO
Mattia Pantaleoni
COLTIVARE LA TERRA E COMUNITÀ CONVIVIALI
Paolo Tasini (Giardiniere) e Pia Pera (Scrittrice)
I BAMBINI E IL SELVATICO
Lorenzo Martini (Associazione Venti di Terra)
SEMINARE CON LE PALLINE ARGILLA

Pina Di Cienzo (Professoressa Scuole Medie)
L’ORTO-MOBILE ALLE MEDIE DI CAMPOBASSO
Vinicio Ongini (Ministero Università Ricerca Istruzione)
ORTI COLTIVATI A LIBRI
Alejandro da Vigo di Galizia (Architetto)
UN MOVIMENTO INTERNAZIONALE DI ORTI: L’ESPERIENZA SPAGNOLA
Gigi Mattei (Professore -Ass. Tonino Guerra)
GLI ORTI DI TONINO GUERRA (una poesia per la rete Orti di Pace)
Fernanda Freire
ORTI MANDALA E PERMACULTURA IN BRASILE
Elena Campacci (Mamma – Designer)
LA PASSIONE PER L’ORTO
Giorgio Galanti (Dirigente Scolastico Filadelfia)
SCUOLA E TERRA: L’ESPERIENZA DELLA “RINNOVATA PIZZIGONI”
Fabio Fiori (Ricercatore – Insegnante)
ELOGIO DELL’INCOLTO

Paola Berto (Educatrice a Poincicco di Pordenone)
L’ORTO-GIARDINO DELLE PERCEZIONI
Giuliano Ravazzini (Fotografo)
SEMINA DI CICORIE NEL MONDO

Lia Benvenuti (Direttrice del CFP Technè)
L’ORTO NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE: L’ESPERIENZA DI TECHNE
Coordina gli interventi: Gianfranco Zavalloni
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Nel corso del Convegno verranno presentati i libri:
ORTI DI PACE”, AAVV (Ed. EMI)
GIARDINO & ORTO TERAPIA, Pia Pera (Ed. Salani)
IL FRUTTO RITROVATO, Chiara spadaio (Ed. AltEcononia)
MANUALE DI UNA MAPPA BIOREGIONALE, Daniele Zavalloni (Ecoistituto)
FRUTTANTICA a cura del Comune di Vaiano
Nel corso del convegno sarà possibile:
a) Visionare la mostra:
Selvatichezza di Paolo Tasini
Orti di pace – Viaggio in Italia di Fernanda Freire
b) Consultare e acquistare libri sull’argomento: a cura di Mag6 di Reggio Emilia
b) Fare lo scambio di semi fra i partecipanti
c) Consultare la Biblioteca dell’Ecoistituto
Siti di consultazione:
http://www.ortidipace.org
http://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/Opac (dove sono schedati tutti i libri dell’Ecoistituto)
http://www.tecnologieappropriate.it
Per informazioni e segreteria:
Ecoistituto di Cesena
via Germazzo 189
47521 Cesena FC
www.tecnologieappropriate.it
email: ecoistituto@tecnologieappropriate.it
cellulare 335.5342213 (Daniele)
cellulare 348 2501795 (Leonardo)

nuovi dati del settore biologico in Italia

12/07/2010 - Sloweb


Calano i produttori ma aumentano i trasformatori. La fotografia del settore biologico, secondo i nuovi dati diffusi dal Sinab, registra una crescita delle superfici coltivate in biologico del 10%. L'Italia mantiene il primato in Europa per numero di operatori certificati impegnati nella filiera dell'agricoltura bio e resta leader per ettari di superficie coltivati, escludendo i boschi e i pascoli dove primeggia la Spagna. «I prodotti della nostra agricoltura biologica vengono apprezzati sempre di più dai cittadini italiani ed europei - ha dichiarato il ministro dell’agricoltura Galan commentando la presentazione degli ultimi dati del SINAB relativi al 2009 - ma bisogna fare ancora di più per sostenere queste imprese agricole, che si impegnano in un settore che fa della qualità, per i prodotti e per l'ambiente, il suo asse portante».Al 31/12/2009 sono 48.509 gli operatori biologici in Italia, con una riduzione complessiva rispetto allo scorso anno di circa due punti percentuali. Sono soprattutto i produttori a risentire di una flessione importante (-3.7%), mentre i trasformatori continuano a crescere (+3.5%). Per le superfici invece vengono registrati dal SINAB 1.106.684 ettari coltivati, con una crescita rispetto allo scorso anno pari a circa il 10%.Alle regioni del Sud spetta il primato per superfici agricole condotte secondo il metodo biologico (Sicilia, Puglia e Basilicata) e per numero di aziende agricole (Sicilia, Calabria e Puglia), mentre al Nord sono concentrate la maggior parte delle imprese di trasformazione (con il primato dell'Emilia Romagna e della Lombardia).I principali orientamenti produttivi del biologico italiano (escluse le superfici a foraggi, prati e pascoli) riguardano, in ordine di importanza: i cereali, l'olivo, la frutta (compresa quella in guscio), la vite, gli agrumi e gli ortaggi.