mercoledì 29 febbraio 2012

FARE SOSTENIBILITA' IN CILENTO

FARE SOSTENIBILITÀ IN CILENTO


LA RETE SOLIDALE VISIBILE : TEMPA DEL FICO A CASALE IL SUGHERO



Quattro giorni insieme per costruire… l'Orto Sinergico che guarda l’isola che c’è quando si vede….. (Stromboli)


Casale il Sughero è un progetto-scommessa di Claudia e Amedeo che hanno iniziato un percorso di riconversione dalla metropoli alla ruralità secondo i modi di una decrescita e di uno sviluppo sostenibile. Partendo da un terreno coltivato per secoli ma abbandonato da tre decenni, hanno iniziato a recuperarne la fertilità e la fruibilità agricola attraverso uno spazio destinato al selvatico e al pascolo, uno a frutteto e un altro spazio destinato all'orto. Qui si inserisce il progetto di fertilizzazione permamente delle aiuole destinate all'orticoltura attraverso il metodo sinergico.



PROGRAMMA DEL CORSO





SABATO 24 MARZO 2012

Ore 9.00 - 10.30: Accoglienza ed introduzione al corso

Ore 10.30 - 11.00: Pausa tisana

Ore 11.00 - 12.30: Presentazione dei partecipanti e dei docenti. Proiezione video didattico "Il giardino di Emilia Hazelip"

Ore 12.30 - 14.00: Pranzo

Ore 14 - 17.30: Visita al posto con rilevamento dati tecnici inerenti l'orto. Sperimentazione della progettazione grafica dell'orto. Approvazione del disegno definitivo tramite discussione. Delimitazione e inizio formazione bancali




DOMENICA 25 MARZO 2012

Ore 9.00 - 10.30: Formazione dei bancali

Ore 10.30 - 11.00: Pausa tisana

Ore 11.00 - 12.30: Realizzazione del cumulo di compost

Ore 12.30 - 14.00: Pranzo

Ore 14.00 - 16.30: Formazione dei bancali e criteri di scelta di semi e piante

Ore 16.30 - 17.00: Pausa tisana *

Ore 17.00 - 18.30: Progettazione impianto idraulico. Continuazione formazione bancali (integrando all'occorrenza con sabbia/compost)

Dopocena: Approfondimenti e possibilità di visione del film "Il Pianeta Verde







SABATO 12 MAGGIO 2012



Ore 9,00 -10,30: Eventuale rifinitura dei bancali

Ore 10.30 - 11.00: Pausa tisana

Ore 11.00 - 12.30: Realizzazione impianto idraulico

Ore 12.30 - 14.00: Pranzo

Ore 14.00 - 16.30: Rifinire l'impianto idraulico

Ore 16.30 - 17.00: Pausa tisana

Ore 17.00 - 19.30: Posizionare tutori permanenti e prime semine e trapianti

Dopocena: Approfondimenti e possibilità di visione del film "Una Fattoria per il Futuro"



DOMENICA 13 MAGGIO 2012

Ore 9.00 - 10.30: Programma di semina e trapianti, approfondimenti sulle consociazioni

Ore 10.30 - 11.00: Pausa tisana

Ore 11.00 - 12.30: Semina e trapianti

Ore 12.30 - 14.00: Pranzo

Ore 14,00 – 16,30: Semina e trapianti

Ore 16.30 - 17.00: Pausa tisana

Ore 17.00 - 18.30: Semina e trapianti e pacciamatura

Dopocena: Approfondimenti Cerchio- Verifica (cosa è piaciuto - cosa si cambierebbe - feedback). Consegna attestati e saluti

IL COSTO COMPLESSIVO DEL CORSO COMPRESO DI VITTO E ALLOGGIO PRESSO CASALE IL SUGHERO E’ 200 EURO (100 EURO PER CIASCUNO DEI DUE APPUNTAMENTI).

IL CORSO SI ATTIVERA’ SE SI RAGGIUNGE IL NUMERO MINIMO DI 8 PARTECIPANTI

PER PRENOTAZIONI E ALTRE FORMULE CONTATTATECI :



info@casaleilsughero.com ;♫

INFOin



ù www.casaleilsughero.com ; www.casaleilsughero.blogspot.comGrazie per i commenti.

mercoledì 22 febbraio 2012

LA TERRA A CHI LA LAVORA


CROCEVIA: L’1% DELLE AZIENDE CONTROLLA IL 30% DELLE TERRE AGRICOLE…

CROCEVIA: Crisi finanziaria e dismissioni terreni pubblici, il senso di un inganno
In Italia il processo di concentrazione delle terre ha ripreso vigore: l’1% delle aziende controlla il 30% delle terre agricole. Circa 22.000 aziende, con una taglia superiore ai 100 ettari, si spartiscono oltre 6,5 milioni di ettari di superficie agricola, e negli ultimi 10 anni c’è un crollo del numero delle aziende con una taglia sotto i 20 ettari. L’agricoltura familiare, quella con una taglia inferiore ai 20 ettari che è il cuore dell’agricoltura italiana, viene decimata.
Sono i dati analizzati dall’ong CROCEVIA, da oltre 50 impegnata nella difesa dell’agricoltura contadina, che lancia il rapporto ‘Terra e agricoltura. Il caso italiano- Land grabbing: case studies in Italy’ . A partire dal Censimento agricolo del 2010 prende in esame i processi di concentrazione, controllo, integrazione, espropriazione delle terre. Sottolineando i limiti delle politiche pubbliche e l’erosione della capacità produttiva agricola. E’ di fronte a questa fotografia dell’agricoltura italiana che bisogna analizzare le norme relative alla dismissione dei terreni agricoli demaniali varate dal Governo Monti.
‘La nuova versione del pacchetto agroalimentare è migliorata rispetto a dicembre scorso, ma non affronta i nodi cruciali della crisi della agricoltura italiana’ spiega Antonio Onorati, presidente Crocevia ‘non ci sono misure contro la concentrazione e a favore delle piccole aziende, che per poter resistere e sopravvivere alla crisi devono poter allargare la superficie coltivabile. Non serve vendere la terra, bisogna facilitare l’accesso alle risorse’.
Come si legge nello studio, infatti, l’accesso alla terra attraverso il mercato fondiario non solo non favorisce l’ingresso dei giovani in agricoltura ma – considerando che di fatto quasi tutta la terra agricola è vicina ad insediamenti urbani – finisce per favorire la speculazione edilizia e il radicamento nell’economia legale di capitali di origine illegale o, comunque, non d’origine agricola.
Finora con le politiche agricole italiane e con la PAC europea è stata favorita l’agricoltura industriale di grande taglia intensiva in capitali, le piccole aziende familiari che hanno resistito nonostante tutto  invece sono intensive in lavoro, spiega ancora Onorati, ‘A differenza di qualunque altro settore produttivo, in agricoltura la qualità dei prodotti è direttamente legata alla qualità e alla quantità del lavoro umano impiegato e solo le piccole aziende agricole hanno la capacità di proteggere e mantenere la produzione delle eccellenze Made in Italy’. Per riprendere la via dello sviluppo e dell’occupazione, come il Presidente del Consiglio continua a ripetere, sottolinea il presidente di Crocevia ‘ si dovrebbe contare sulle aziende medie piccole e piccolissime – che sono un milione e costituiscono il cuore produttivo del cibo in Italia – sono loro che potrebbero reagire più rapidamente alla crisi se appoggiate con misure strutturali e legislative, che non comportano maggiore spesa per lo Stato. Ad esempio, favorire l’affitto agrario a un equo canone, dare priorità ai giovani e alle donne, e all’agricoltura familiare di piccola taglia, al di sotto di 30 ettari’.
Centrale nello studio ‘Terra e agricoltura. Il caso italiano’ è l’analisi del sequestro del diritto a produrre: la concentrazione delle terre e del diritto a produrre attraverso il suo sequestro è stato il risultato di politiche e non di una ineluttabile decadenza del settore agricolo. L’Italia, una delle 2 grandi agricolture europee, è oggi ostaggio delle proteste dei camionisti grazie alla innaturale concentrazione solo in alcune regioni di produzioni agricole come latte, carne, frutta e verdura. Fino agli anni 80 queste erano ancora largamente decentralizzate su tutto il paese e distribuite localmente, oggi la dipendenza dal trasporto sulle lunghe distanza testimonia il fallimento della concentrazione del diritto a produrre necessario all’industrializzazione dell’agricoltura.
Garantire un accesso facilitato all’uso della terra per i contadini e proteggerne prioritariamente l’uso che questi ne fanno. Di questo abbiamo bisogno anche per dare un contributo alle crisi che attanagliano il paese, quella economica, quella finanziaria e quella ecologica. Le aziende che sono scomparse non possono rinascere e la sofferenza di quei fallimenti non sarà compensata, ma almeno si può immaginare di consolidare le piccole aziende contadini e di crearne delle nuove per fermare il processo di desertificazione agraria che ai più sembra ormai inarrestabile. Sono queste le stesse preoccupazioni oggetto della campagna La Terra a chi la lavora! promossa da Crocevia insieme a Terra Nuova e con le organizzazioni contadine dei paesi del sud del mondo.
LEGGI SUL BLOG UNATERRA GLI AGGIORNAMENTI www.croceviaterra.it
CHI SIAMO: Il Centro Internazionale Crocevia è un’Organizzazione Non Governativa di Cooperazione Internazionale e Solidarieta’, senza fini di lucro, nata nel 1958 e riconosciuta Ente Morale nel 1962. Da oltre 50 anni Crocevia lavora, insieme alle comunita’ locali e le organizzazioni sociali, nei settori dell’educazione, della comunicazione e dell’agricoltura, promuovendo e realizzando progetti di cooperazione internazionale in Medio Oriente, Asia, Africa e America Latina. Dal 1996 sostiene ed assicura il coordinamento globale dello IPC – Comitato Internazionale Sovranita’ Alimentare – che è lo strumento che supporta la partecipazione autonoma delle organizzazioni dei piccoli produttori di cibo alle attivita’ ed ai negoziati presso la FAO e le altre agenzie internazionali che si occupano dell’alimentazione e dell’agricoltura con sede a Roma.
Condividi:

Grazie per i commenti.

Verso la CIUCCIOPOLITANA


VERSO LA…. CIUCCIOPOLITANA!


Il germe della Ciucciopolitana si annida nella progettualità partecipata che si iniziò a sperimentare a Pruno di Laurino nell’ambito di un intervento di sistema integrato che riguardava l’omonima valle.
L’Associazione L.O.S.A.P. (LUDO-LABO OSSERVATORIO SOCIO AMBIENTALE PRUNO) in partenariato con Ente Parco, nello specifico con il Prof. Pasquale Persico, allora redattore del piano di sviluppo socio-economico  del territorio, ed in collaborazione con le istituzioni locali, fu animatrice  e promotrice  di una serie di interventi che riguardavano la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ed architettonico  della Valle di Pruno.
Fu quindi da quel momento, agli albori del nuovo millennio che si inizio a parlare di ‘Valle degli asini’. Si pensò, a sostegno di questa azione, di liberare nella valle un determinato numero di asini e garantire loro una esistenza  contemporanea svincolata dagli stereotipi che accompagnano i nostri amati ciucciarielli.
Questa  scommessa artistico-concettuale partorita dalla collaborazione tra l’economista illuminato, l’eclettico artista contemporaneo Ugo Marano e gli “attori locali nuovi monaci del terzo millennio”, voleva sperimentare che tipo di interesse ed inevitabile ricaduta avesse avuto la forza di innescare una tale  provocazione “liberatoria”……

“ATTACCA LU PATRONE ADDO VOLE/A LU CIUCCIO” fu la naturale evoluzione della vicenda  e la genesi del ‘Progetto Ciucciopolitana’ che vedeva luce e voleva essere una occasione per coniugare la tradizione contadina e pastorale  con i temi della ruralità contemporanea che già da tempo venivano portati avanti dall’associazione e dalla pratica quotidiana di decrescita lenta e felice esperita in Tempa del Fico.
La  Ciucciopolitana fu immaginata da Angelo Avagliano come una infrastruttura fondamentale che servisse a mettere in rete e connessione i nodi ed i frammenti della “Certosa esplosa” e ricaduti sul territorio del Cilento.
Il tutto inserito nella rivoluzionaria idea “Città del Parco” che era la stella polare della ri-nascita di un territorio ricchissimo e che aveva il pregio di “essere in ritardo”…
I ciucci, ingegneri naturalistici della scuola fondamentale, dovevano diventare facilitatori e mediatori di comunicazione all’interno di una dialettica di solidarietà tra le situazioni di biodiversità antropologiche, naturalistiche e colturali presenti e disseminate nel territorio del Parco del Cilento.
Un viaggio lento che permettesse di incontrate lo spirito del posto, le acque sonanti la cultura musicale popolare e le tante eccellenze alimentari sopravvissute grazie alla lungimirante e caparbia r-esistenza dei contadini e pastori la cui sapienza comportamentale  rappresenta e aspira a rappresentare, un baluardo alla deriva dei  rapporti umani che caratterizzano l’attuale momento storico.

Si propone così una interazione con l’asino alla pari, senza cioè considerarlo come uno strumento di lavoro su cui montare per farci portare ma come un compagno di viaggio che può anche aiutarci ad alleggerirci pesi ma che soprattutto ci regala e ci suggerisce  un punto di vista di interpretazione e di fruizione della realtà più umile e allo stesso tempo più integrata e sostenibile, punto di vista che nella corsa al progresso abbiamo da tempo smarrito.

Nello specifico, il tratto distintivo che anima il progetto della Ciucciopolitana consiste nel desiderio di generare e porre in essere una infrastruttura sociale che consente pratiche e colture di sane relazioni tra le persone piuttosto che non una sterile via di transito fine a se stessa; è in questo senso che il progetto è rivolto ad un Cilento ‘interiore’, nella doppia accezione di ‘interno geografico’ (privilegiando un punto di vista non consumistico e spesso soltanto balneare del territorio salernitano) e di ‘interno intimo’, dove i percorsi in compagnia degli asini sono percorsi dell’animo e della condivisione di valori semplici e di amicizia tra le genti e le terre attraversate. Riscoprire  le vecchie strade, tratte anche abbandonate, attraverso il percorso con l’asino è  inoltre consente di manutenerle  e di reimpostare una fruizione del territorio a misura d’uomo, valorizzativa e non consumistica, privilegiando il punto di vista lento del procedere a piedi a passo d’asino e non in vetture e treni che spesso tagliano i territori attraversandoli velocemente ovvero mortificandoli e non consentendo al viaggiatore di viverli come essi meritano.

Il ‘Progetto Ciucciopolitana’ finalmente parte: il trasferimento di uno dei ciucci, Austino, da Pruno a Vibonati è l’occasione per l’Inaugurazione simbolica e quanto prima operativa della Prima ‘Tratta-Madre’ che nel novembre scorso per due lunghi giorni di marcia nel Cilento ha visto attori (col patrocinio della Fondazione Alario di Ascea), l’Associazione LOSAP presso la Tempa del Fico a Pruno di Laurino di Angelo Avagliano (partenza), l’Associazione Terramadre di Caselle in Pittari di Antonio Pellegrino (transito) e l’Ateneo Nomade Triangolare presso Casale Il Sughero a Vibonati di Amedeo Trezza (arrivo).

Stato di fatto: ad oggi, sia l’origine del Progetto, che nacque a Pruno di Laurino presso l’Ass. LOSAP, che la nuova stazione terminale di Vibonati a Casale Il Sughero, che accoglie la scommessa della Ciucciopolitana  dando man forte agli ideatori, stanno lavorando per consolidare la ‘Tratta-Madre’ Pruno-Vibonati in due direzioni:

1)     Necessario infittimento e consolidamento lungo il percorso compreso tra i due terminali;

2)     Auspicato allungamento della ‘Tratta-Madre’ in entrambi i sensi, cercando collaborazioni e forze nuove da impegnare in tal senso.






Un ringraziamento al PROFESSOR VINCENZO DE GALLINIS ,esperto infrastrutture leggere ed urbanistica immaginifica per l’estensione della prima “mappina”….

Grazie per i commenti.

martedì 21 febbraio 2012

SALVIAMO IL PAESAGGIO , DIFENDIAMO ITERRITORI

27 febbraio 2012: parte la campagna per il censimento


A POZZUOLI  DAL 4 MARZO TUTTE LE DOMENICHE BANCHETTI INFORMATIVI ( seguiranno news)

La prima campagna nazionale del Forum: “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori” è la proposta di un censimento capillare, in ogni Comune italiano, per mettere in luce quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma non utilizzati, vuoti, sfitti.

Un gruppo di oltre 150 persone (tra cui amministratori locali, architetti, urbanisti, professionisti del settore) ha elaborato una scheda di censimento da recapitare a tutti gli 8.101 Comuni italiani, richiedendone la compilazione entro 6 mesi.



E’ la precisa proposta di un metodo di pianificazione, che andrebbe adottato con immediatezza per scongiurare ciò che sta purtroppo accadendo, ovvero che i piani urbanistici siano realizzati lontano dai bisogni effettivi delle comunità locali e prevedano nuovo consumo di suolo nonostante l’ampia disponibilità edilizia già esistente.



I Piani Urbanistici a “crescita zero” non devono spaventarci, se sappiamo con esattezza a quanto ammonta (in termini numerici e di superficie) questo patrimonio edilizio costruito ma non utilizzato.

E le scelte di molti Comuni lo dimostrano: Cassinetta di Lugagnano (MI), Solza (BG), Camigliano (CE), Ronco Briantino (MI), Ozzero (MI), Pregnana Milanese (MI) sono già giunti a nuovi Piani urbanistici a “crescita zero”, grazie al coinvolgimento preventivo della cittadinanza e alla parallela analisi sul come ovviare alla conseguente “perdita” degli oneri di urbanizzazione per le nuove costruzioni.



Tra novembre e gennaio sono già più di 50 i Comitati locali “Salviamo il Paesaggio” costituiti per rendere possibile la compilazione dei censimenti comunali e per ampliare l’informazione specifica nei confronti di tutti i cittadini italiani. Altri 50 Comitati si formeranno nel corso dei prossimi mesi (guarda l’elenco aggiornato dei comitati locali): una chiara dimostrazione di come la tutela del “Bene Comune” sia entrata a far parte delle priorità di tutta la cittadinanza italiana.



Ora spetta ai Sindaci, ai consigli comunali, ai tecnici contribuire all’esatta “misurazione” di questa mappa del territorio.

In ogni Comune.

In tutta Italia.



venerdì 17 febbraio 2012

FELICE

L’ora del Cambiamento.




II° Appuntamento fisso mensile della rete sociale ed ecologica Cortocircuito flegreo Associazione della filiera corta flegrea.



Ogni ultimo VENERDI DEL MESE ALLE ORE 19,00 NELLA LIBRERIA CION-CION via solfatara 8 POZZUOLI ( poco dopo il ponte della metropolitana di Pozzuoli) .



L’arte del cambiamento. Ogni ultimo venerdi del mese attraverso i mezzi dell’arte e dell’immaginario ( cinema, docu-film- teatro, fotografia, letteratura, etc..) ci incontreremo nuovamente e approfondiremo, in maniera conviviale, i nostri temi e in modo particolare il tema dell’ agriCultura con la C maiuscola.

Proiezione del Documentario :

FELICE!





Felice!
Regia: Matteo Antonelli e Rosaria Désirée Klain
Musiche: Ciccio Merolla
Produzione: Associazione 'Periferie del Mondo - Periferia Immaginaria', Digitalchroma srl.
Documentario biografico. Italia, 2006. 55'.

Nel settembre 2003, la giornalista napoletana Rosaria Désirée Klain, ha registrato un'intervista a Felice Pignataro durante la preparazione del documentario "Le sfide delle periferie" presentato alla I Edizione del Festival cinematografico "Periferie del mondo - Periferia Immaginaria".

La lunga registrazione è stata poi ripresa nel 2006 per realizzare il documentario "Felice!" per la regia di Matteo Antonelli e Rosaria Désirée Klain. Il film, prodotto dall'Associazione "Periferie del mondo - Periferia Immaginaria" e da Digitalchroma srl, con il contributo della Provincia di Napoli - Assessorato Beni Culturali e Paesaggistici, ruota intorno a quella intervista.
Felice racconta, con ironia e determinazione, della nascita del quartiere Scampìa, periferia nord di Napoli, della "Scuola 128", prima ai baraccati del Campo A.R.A.R. poi al rione Ises, della nascita del GRIDAS, dell'impegno costante per il risveglio delle coscienze attraverso i murales, il carnevale di quartiere, le varie "trovate" per comunicare un diverso modo di esistere, non omologato. Le sue parole si integrano con foto e video d'archivio forniti dal GRIDAS e con riprese video realizzate sia in giro per Scampìa sia durante il carnevale di quartiere del 2006.






Il prossimo venerdi è il 24 FEBBRAIO .L’evento lo segnaleremo sul nostro blog: http://cortocircuitoflegreo.blogspot.com

In occasione dell'ora del Cambiamento di Venerdi invitiamo tutte le persone che in questi mesi ci hanno segnalato e manifestato la loro volontaà di parteciapre alle attività del GAS FLEGREO “ TERRA DEL FUOCO”. Nell'occasione racconteremo le attività del GAS, e spiegeremo le procedure di acquisto, consegna e ritiro delle cassette del PICCOLO PANIERE GAS ( PPGAS)

martedì 14 febbraio 2012

zi peppe zappe e pote


Cari amici,
abbiamo il piacere di invitarvi al corso di introduzione al vino Falerno e alla potatura delle viti Aminee che si svolgera' domenica 26 febbraio a Mondragone in localita' Colombrello(zona falerno) presso la fattoria Falerna.
Il programma della giornata prevede l'arrivo dei partecipanti per le 9
Per iniziare un'esposizone storico-conoscitiva sulla viticoltura autoctona
a seguire una merenda "campagnola" a base di prodotti di stagione della fattoria
(a meza panza) lezione di potatura sul campo
a fine lavoro pranzo con prodotti fatti in casa
  dulcis in fundo per chi vuole passeggiata con visita nel territorio dei siti archeologici di ville vinarie



Per sostenere l'iniziativa chiediamo un contributo di 25 € 
info e prenotazioni 3381839387 (Elio)
posti limitati

giovedì 9 febbraio 2012

CORSO DI APICOLTURA CAMPANIA


Corso di Apicoltura 2012


CORSO DI APICOLTURA IN CAMPANIA

AP.AS.

(Apicoltori Associati Campani)

ORGANIZZA


UN CORSO DI FORMAZIONE IN APICOLTURA


"Hai mai pensato ad allevare api per hobby o per lavoro?"



Premessa: Allevare le api è un’arte che può essere anche un’occasione di lavoro, un modo per integrare il proprio reddito o anche più semplicemente un hobby. Il clima e l’ambiente campano facilitano il loro allevamento e di conseguenza la loro produttività. I prodotti apistici, oltre che gustosi, sono estremamente salutari.



Obiettivi: Fornire le basi teorico pratiche per gestire un apiario



Il corso prevede:



Attività teorica: Introduzione all'apicoltura - Interazione ape ambiente - Aspetti economici dell'apicoltura - Morfologia e fisiologia delle api -Avversità delle api

Attività pratica: Applicazione di tecniche apistiche

Durata:10 lezioni da 4 - 6 ore (con appuntamento mediamente ogni 3 settimane)


Sede di svolgimento: Presso Aziende apistiche specializzate campane (Prov. di Salerno - Caserta - Avellino)



Inizio corso: 01 aprile 2012 ore 9.30 (agli iscritti sarà comunicato il luogo esatto)



Stage: Presso aziende professionali



Certificazione: Attestazione AP.AS.



Info: apas.campania@libero.it










Grazie per i commenti.

martedì 7 febbraio 2012

No alle serre fotovoltaiche. Lettere al Ministro dell'Agricoltura Mario Catania

Illustrissimo Signor Ministro,




Le scrivo a nome della Rete delle 583 Organizzazioni che danno vita al Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e alla sua prima Campagna nazionale denominata “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”.

Abbiamo apprezzato le dichiarazioni con cui Ella ha voluto farsi carico della delicata problematica relativa all'utilizzo speculativo di terreni agricoli per realizzare grandi impianti fotovoltaici. Condividiamo fortemente la volontà, sottesa al “Decreto Liberalizzazioni”, di prevenire fenomeni speculativi quali quelli verificatisi nel recentissimo passato e, ahinoi, ancora presenti in virtù delle proroghe concesse dal quarto Conto Energia.



Pensiamo che in ambito agricolo la produzione energetica da fonte solare debba rappresentare un'opportunità che l'azienda agricola possa utilizzare, per sviluppare un’integrazione al reddito agricolo, ma senza snaturare la propria attività, utilizzando per questo prioritariamente le superfici già coperte da edifici o, eventualmente, quelle non agricolo), mentre all’opposto deve essere ostacolata in ogni modo la pratica, sovente speculativa, di sacrificare le produzioni agricole per realizzare coperture fotovoltaiche.

Da questo punto di vista, anche l'integrazione dei pannelli fotovoltaici nelle coperture di serre potrebbe risultare accettabile, ma solo laddove si attuino coltivazioni che richiedano parziale ombreggiamento.

Tuttavia, riteniamo che il disposto del citato art. 65 possa invece risultare estremamente problematico e che tale norma vada pertanto corretta in modo robusto. Una copertura fotovoltaica pari al 50% delle superfici delle serre corrisponde infatti ad una ombreggiatura pressoché totale dei terreni sottostanti, considerata l'inclinazione dei raggi solari, ed è pertanto chiaro che, laddove venissero approvati ed incentivati progetti simili, essi risulterebbero sostanzialmente incompatibili con qualsivoglia coltura agraria.

Di più: la possibilità offerta dal decreto è talmente generosa che potrebbe alimentare la realizzazione di “finte serre”, realizzate esclusivamente per giustificare l'accesso agli incentivi. L'impatto ambientale e paesaggistico di simili installazioni sarebbe perfino maggiore di quello di un tradizionale impianto fotovoltaico al suolo, in quanto si sommerebbe l'ingombro e la visibilità delle due installazioni e, per di più, il suolo sottostante risulterebbe integralmente impermeabilizzato, con rilevanti conseguenze negative sulla corrivazione delle acque meteoriche in occasione di eventi estremi, nonché sull'alimentazione delle falde acquifere. L’equiparazione degli incentivi per i moduli fotovoltaici collocati su serre agli incentivi per i moduli collocati su edifici rischia di premiare proprio le speculazioni contro cui il decreto si batte.



Oltre a quanto descritto, per comprendere quale sia l'impatto attuale e futuro delle realizzazioni fotovoltaiche al suolo, Le chiediamo, Signor Ministro, di farsi urgentemente promotore di un'indagine per capire quali e quanti progetti di impianti di grandi dimensioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili installabili su terreni agricoli, fertili, ancor liberi e non edificati e su siti di importanza naturalistica, sono effettivamente in corso di realizzazione in tutta Italia, autorizzati dal 3° Conto Energia nonché dalle disposizioni temporanee del 4° Conto Energia, e da quali soggetti siano essi proposti.

La preghiamo altresì di farsi promotore nel richiedere tutte le misure, anche urgenti, che Lei ritenesse necessarie per salvaguardare questi terreni da un abnorme numero di impianti già autorizzati o in via di autorizzazione.



Sottolineando quanto sia importante che il nostro Paese affronti al meglio la sfida delle energie rinnovabili, ci preme evidenziare la necessità che tale obiettivo non sia perseguito a danno di beni preziosi quali i suoli agricoli e il paesaggio, e che le localizzazioni degli impianti da energia rinnovabile siano dunque stabilite nel rispetto degli elementi di sostenibilità collegati. Siamo lieti che il Governo abbia intrapreso una incisiva azione tesa a salvaguardare la destinazione dei terreni agricoli primariamente alla produzione alimentare e, dunque, alla piena valorizzazione della fertilità del suolo come strumento per arrestare il costante allontanamento dalla terra e dall’agricoltura dei suoi principali ed essenziali protagonisti: i contadini e gli allevatori.



E’ nostra preoccupazione che sia impedito quanto sta già accadendo in alcuni territori, ovvero che la produzione di energia rinnovabile, del tutto auspicabile in sé, provochi il depauperamento di una risorsa naturale con tutta evidenza scarsa ed esauribile, quale è il suolo e così si comprometta irrimediabilmente quella “parte di territorio il cui carattere deriva dall’azione di fattori umani e naturali e dalle loro interrelazioni” che la Convenzione europea (art.1) definisce come “paesaggio” e che “concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, sia i paesaggi della vita quotidiana” (art.2).

Riteniamo, insomma, che l’ installazione di tali impianti debba essere pienamente in accordo con le esigenze di autentica sostenibilità, ovvero non compromettere la qualità dell’ambiente e della vita delle future generazioni. Dalla Puglia all’Emilia Romagna, dalla Toscana al Piemonte, da ogni Regione e da ogni Provincia e Comune, ci giungono infatti messaggi fortemente preoccupati di cittadini e comunità che denunciano progetti che occuperanno grandi superfici agricole, incrinando paesaggi già fragili e alla perenne ricerca di una valorizzazione. Non possiamo restare inerti.



Nei prossimi giorni sarà nostra cura inviare una precisa richiesta anche al prof. Lorenzo Ornaghi, Ministro ai Beni e alle Attività Culturali, per sollecitare un Suo urgente intervento - nei confronti tanto delle Regioni quanto dello Stato co-pianificatore - per l’approvazione dei Piani Paesaggistici e la conseguente corretta e urgente loro applicazione (oggi gravemente trascurata, nonostante la Legge nazionale approvata da anni), così da fornire un fondamentale strumento ulteriore anche alla chiarezza sul tema degli impianti per la produzione energetica da fonti rinnovabili.



Sin d’ora, però, vogliamo segnalare a Lei, proprio per la sua carica di Ministro dell’agricoltura, un altro, grave elemento di criticità connesso al pur necessario ed auspicabile sviluppo delle energie rinnovabili: si tratta del vero e proprio dilagare, soprattutto nelle zone rurali del nord pianeggiante, di impianti per il biogas, per la cui “alimentazione” sempre più estesi campi di mais vanno a sostituire (e a cancellare) i tradizionali prati stabili delle zone irrigue. I danni all’ambiente ed al paesaggio sono tanto devastanti quanto lo sono le conseguenze che l’incontrollata espansione di questo settore della produzione energetica sta avendo sulla vita e sui redditi di contadini , agricoltori e allevatori, i quali, alle altre difficoltà congiunturali vedono sommarsi l’inarrestabile lievitazione dei fitti rurali. Le chiediamo in proposito di accogliere i suggerimenti contenuti nella Risoluzione del Parlamento europeo del 12 marzo 2008 in particolare laddove si raccomanda non solo di “non mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare della popolazione”( art.17), ma anche di privilegiare “la produzione di biogas basata sull’effluente di allevamento animale, fanghi e rifiuti animali e organici” (art.20) e di valutare “gli effetti delle dimensioni dell’impianto sul paesaggio circostante, tenuto conto dell’estensione della coltivazione delle monoculture” che lo vanno ad alimentare (art.21).



RingraziandoLa anticipatamente per la Sua attenzione, e sicuri del Suo interesse per una tematica così attuale, urgente e delicata, porgiamo le nostre più vive cordialità, restando in attesa di una Sua cortese e urgente risposta e ponendoci sin d’ora a Sua disposizione per ogni approfondimento necessario.



Roberto Burdese e Alessandro Mortarino



Grazie per i commenti.

L'amore in mezzo ai campi


L'amore in mezzo ai campi

"Facevo l'operaio e 8 ore di lavoro erano paragonabili a 8 ore in un campo di concentramento non tanto per la fatica, ma per la sopportazione dei soprusi. Sono diventato responsabile d'azienda e le 8 ore erano ancora più tremende per lo stress e la pressione continua della dirigenza che voleva sempre più produzione con richieste assurde e disumane. Ho mollato il manicomio e ho messo su un piccolo negozietto nel mio paese, al posto del prato inglese e delle palme in giardino c'è un bell'orto. Passo le giornate a zappare e vender vino e scopo anche di più (e fare l'amore in mezzo ai campi è qualcosa di unico fidatevi). Mi è tornato il sorriso. Facciamo quasi tutte le sere festa con i paesani cuocendo qualche salsiccia fatta con i maiali allevati da noi, bevendo vino e ascoltando musica da un vecchio juke box che ho riparato con le mie mani. Ci scaldiamo con una stufa a legno alimentata con le potature degli alberi delle nostre campagne. Ora siamo sotto la neve (sono in Abruzzo) e non ho nessun problema, anzi, ci siamo fatti uno "snow park" e ci stiamo divertendo senza lamentarci con Protezione Civile o Comune o presidente del Consiglio. Ho fatto un centinaio di litri di vino cotto e lo vendo a 50 cent. al bicchiere gratis per i senza tetto o chi non ha lavoro. Un solo sogno mi è rimasto: CHE SPARISCA QUESTO STATO DI MERDA CHE PROMETTE SERIZI CHE NON VOGLIO E DI CUI NON HO BISOGNO IN CAMBIO DELLA MIA ANIMA." Johnny Gaspari, Cepagatti

locale_della_decrescita.jpg


fonte: beppegrillo.it



mercoledì 1 febbraio 2012

TIROCINI IN CAMPO AMBIENTALE NEL REGNO UNITO

Il parco nazionale del cilento e vallo di diano seleziona giovani laureati per l'assegnazione di 7 borse di studio finalizzate allo svolgimento di tirocini nel Regno Unito.
L'Ente Parco, in collaborazione con i comuni dell’area e l’ Associazione Essenia UETP – Salerno, ha indetto un bando di selezione per il Progetto“G.E.A” - Graduated within Environmental Activity - Programma comunitario “Leonardo da Vinci”, per l’assegnazione di 7 borse di studio per tirocini della durata di sedici settimane, presso aziende ed enti nel Regno Unito, nei seguenti ambiti: tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale. Il progetto “G.E.A.” è un progetto di mobilità internazionale professionalizzante che prevede l’erogazione di borse di studio, per la realizzazione di tirocini nei settori dell'agricoltura biologica, delle biotecnologie sostenibili, della difesa del suolo e utilizzo delle acque, dell'architettura a basso impatto ambientale.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 27 febbraio 2012. Tutti i requisiti per la partecipazione sono specificati nel bando pubblicato sul sito del parco, completo di tutta la modulistica necessaria al link: www.cilentoediano.it/bandi.
Nel corso dell’anno 2012 saranno pubblicati ulteriori bandi di selezione per l’assegnazione di 14 borse di studio con desinazione Irlanda e 32 per la Spagna.

CIBUS IN PRIMUS

CIBUS IN PRIMIS

CORTOCIRCUITO FLEGREO e STUDIO AGERNOVA
organizzano
Cibus in Primis
Corso di Agroecologia
"Agricoltura ed Alimentazione Biologica: Diritti dei Cittadini e Doveri delle Istituzioni""Orto-frutticoltura e Viticoltura Biologica Sinergica“
“Mangiacomeparli: come difendersi da Pesticidi ed OGM”
PER TECNICI, AGRICOLTORI, CONSUMATORI, MEDICI, DOCENTI, STUDENTI, ISTITUZIONI POLITICHE
Sabato 11 Febbraio: h 9,30 - 19 (1 h pausa) e Domenica 12 Febbraio: h 9,30 - 12,30sede del corsoBaia -
Bacoli (Napoli)Terme Stufe di Nerone

DOCENTEProf. Giuseppe Altieri, AgroecologoOrdinario di Fitopatologia, Entomologia, Agroecologia, Agricoltura BiologicaIstituto di Istruzione Superiore Agraria "Augusto Ciuffelli" di Todi (PG)Studio Agernova, Servizi Avanzati per l'Agroecologia e la Ricerca-----------------

Artecology - Festa del tesseramento 2012 Cortocircuito flegreo
Sabato 11 Febbraio h 20 Concerto e Degustazioni offerti dalla RETE CORTOCIRCUITO FLEGREO Degustazioni ed Esposizione di Bioeccellenze del Sud Italia-----------------

-PROGRAMMA DIDATTICO-CULTURALECorso scientifico-applicativo di orientamento ed (in)formazione sul campo, finalizzato alla costituzione di una Rete di Assitenza Tecnica alle aziende agrobiologiche e di Distribuzione diretta di alimenti biologici dai produttori ai consumatori (Programma Mangiacomeparli)Sessione I: Agroecologia , Diritto e Sviluppo Rurale- Principi di Agroecologia ed Agroecosistemi. Dati Statistici ed evoluzione dell'Agricoltura.- Diritti Costituzionali inviolabili e Principio di Precauzione. Le Responsabilità Professionali degli Agronomi. Pericolo Grave ed Attuale dei Pesticidi, Concause Ambientali Aggravanti ed Autodifesa.- Normative sull’Agricoltura Biologica (Reg. CE 834/07) ed analisi critica del sistema di Certificazione e Controllo.- Sostegno UE per l'Agricoltura Biologica. 20 anni di Politica Agroambientale fallimentare nei Piani Regionali di Sviluppo Rurale. Distrazioni di Risorse verso una presunta Agricoltura Integrata e Censure della Corte dei Conti UE.Evoluzione della PAC ed Altri sostegni (Certificazioni, Assistenza Tecnica, Innovazione e Sperimentazione, Giovani agricoltori, Informazione e Promozione, Filiere Corte, Art.68, ecc.). La Ricerca e il suo trasferimento. Formazione ed Informazione- Lenee guida Per un Programma di Riconversione Biologica dell'AgricolturaSessione II: Orto-frutticoltura e Viticultura Biologica Sinergica- Gestione Agroecobiologica delle coltivazioni (fertilità, controllo infestanti, inerbimenti, sovesci, consociazioni, ecc.). Preparati Biodinamici e Biofertilizzanti. Humus ed’ Equilibrio Vegetativo- Difesa AgroEcoBiologica avanzata (Avversità Chiave, Secondarie ed Acquisite)- La giusta combinazione tra mezzi tecnici tradizionali ed innovativi. Dosi “omeopatiche” e “fisiologiche”- Adesivizzanti, Protettivi, Coadiuvanti, Sinergizzanti, Stimolatori della resistenza e cicatrizzazione- Microrganismi Antagonisti Utili e Simbionti. L’Equilibrio microbico- Biodiversità, tutela ed incremento degli Organismi Utili Naturali. Inoculazioni Multiple Preventive- Insetticidi naturali, bioinsetticidi, feromoni.- Mezzi agronomici ed attrezzature avanzate per il Risparmio Economico--Energetico (tempestività, recupero prodotti e migliore copertura)- Assistenza Tecnica, Monitoraggio ed uso dei dati metereologici. Gestione Microclimatica- Qualità e Territorialità. Conservazione e Recupero delle Varietà Locali Tradizionali. Sementi ed Agricoltura Biologica- "Prodotti d’Autore“ed Artigianalità dal campo alla tavola.- Dimostrazione pratica di un orto sinergico sul campoSessione III: "MANGIACOMEPARLI"- Sovranità Agroalimentare dei Popoli, Fame nel Mondo e Sete... dei Mercanti.- La minaccia OGM e le azioni Giuridico-Istituzionali per il Bando Internazionale degli Organismi Transgenici ed altre forme di OGM (mutagenesi indotta) . La Carta di Montebelluna.- Programma "Mangiacomeparli" . Bioterritori e Reti di Solidarietà Sinergica Città-CampagnaVerranno proiettati:- Film Documentario: "Respiro di Terra", di Enrico Bellani - 1974, (35') (DVD)- Film Documentario: "The Greening of Cuba", di James Kibben - 1996 (35') (VHS)- Video scientifico: I Lombrichi in Agricoltura, del Prof. Maurizio Paoletti (20') (DVD)- Estratti dalle trasmissioni Report e Ambiente Italia, Rai 3

Collaboratori:Antonella Gasparetti, Biologa, esperta di Agricoltura Biologica-------------------

Costi del Corso- € 50 per Produttori e consum-attori della rete Cortocircuito Flegreo (contatti: mail: cortocircuitoflegreo@gmail.com / Cell 328-6093691)

Per iscritti dalle altre zone d'Italia:- € 60 Iva inclusa (Studenti e Neolaureati disoccupati)- € 120 Iva inclusa per Professionisti, Docenti ed altri Agricoltori

Per le iscrizioni effettuare Bonifico su conto corrente IBAN IT56K0100538700000000000026 intestato a Studio Associato Agernova.
Per informazioni ed iscrizioni: Studio AgernovaTel/fax : 075/8947433 – Cell: 348-8077101 / 347-4259872 - mails: mailto:agernova@libero.it / segreteria@agernova.it

Sono stati richiesti i Crediti Formativi per Agronomi e Periti Agrari (1 credito ogni 8 ore di corso).Durata del corso: 12 oreAi Partecipanti verrà rilasciato un Attestato di Frequenza.