lunedì 30 giugno 2014

CAMP DI GRANO 2014


#Campdigrano 2014, un’esperienza autentica di Ruralità Contemporanea!

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La settimana di Campdigrano è un’esperienza autentica di Ruralità Contemporanea!
L’evento  giunto quest’anno alla sua 3a edizione è un appuntamento integrato al Palio del Grano (10a edizione), manifestazione che si tiene annualmente nel comune di Caselle in Pittari dal 13 al 20 Luglio, all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano . In questa edizione del #CampdiGrano saranno invitati a partecipare al contest 25 partecipanti provenienti da ogni parte del paese.
Un appuntamento all’insegna del Faber e del Sapiens, del lavoro contadino con i “Maestri delle Terra” e del lavoro teorico e discorsivo con startupper rurali e innovatori sociali, tra gli altri.
L’ edizione  2014 del Campdigrano si pone l’ambizioso obbiettivo di scrivere una Magna Carta della Ruralità Contemporanea, partendo da documenti già diffusi sull’argomento e da riflessioni che altri hanno fatto in precedenza.

LA TERRA COME RISORSA

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Per quale motivo il 19 giugno 2014 la Direzione Generale “Ambiente” della Commissione Europea ha organizzato a Bruxelles la conferenza “Land as a resource“?
Perché il Commissario all’ambiente dell’Unione Europea, Janez Potocnick, ha voluto aprire la conferenza assieme a Lester E. Brown, presidente dell’ “Earth Policy Institute” e una delle voci storiche di studio e difesa dell’ambiente? Come mai a questa conferenza hanno partecipato più di trecento tra ricercatori, politici e rappresentanti della società civile per discutere di suolo, territorio e relative implicazioni?

venerdì 20 giugno 2014

L'ECONOMIA SOLIDALE FUNZIONA, INSIEME.


 

Programma dell'incontro

Venerdì 20 giugno 2014

  • 15:00 - arrivi e sistemazione
  • 16:00 - Introduzione all'incontro e al tema del pomeriggio: L'economia solidale incontra le istituzioni.
  • 16:30 - Tavola Rotonda: “Quali possibili rapporti tra l'economia solidale e le istituzioni pubbliche : confronto con rappresentanti di Comuni, Regioni e Stato.” a cura del Gruppo Legge Nazionale. Modera P.Reitano di Alteconomia.
  • 18:00 - “L'economia solidale e l'economia dei soldi: problemi, possibilità e prospettive“ interventi di e Francuccio Gesualdi (Cnms) e Andrea Baranes (Banca Etica). Modera P.Reitano di Altreconomia
  • 20:00 - Cena condivisa con i GAS del territorio
  • 21:00 - Danze con il gruppo “Terredidanza”

Sabato 21 giugno 2014

mattina

  • 9:00 - Introduzione all'incontro.
  • 9:15 - La narrazione “Le emozioni che ci portiamo appresso” a cura di: Ass.ne “Fuori di Teatro” - Fidenza (Pr), P. Busi della Compagnia Teatrale 5 Dita Nella Presa  Bologna, R. Mazzini della Coop.va sociale “Giolli” Montechiarugolo (PR), L.Dotti dell'Associazione “Kwa Dunia” Parma, G.Massimo, L. Arcari                        
    Nota: la narrazione ha lo scopo di far emergere gli elementi caratteristici dell'es che stanno ad un livello diverso da principi, prassi, progetti, organizzazione ecc... ma riguardano il più profondo di ciascuno: le passioni, le soddisfazioni e le debacles, le fatiche e le gioie, lo sconforto e l'entusiasmo.... e quant'altro abbia contribuire a generare o ridurre il livello di benessere.
  • 10:00 - 13:00 Animazione per bambini per tutte le età a cura dell'Ass.ne Sei da Me e Ass. Tutti Fuori 
  • 10:30 - "Tra progetti e visioni. La costruzione plurale dell'economia solidale” intervento di Marco Deriu
  • 10:30 - 11:30 Dimostrazione cucina  Scuola TAO
  • 11:30 - Gruppi di lavoro sui temi : Democrazia economica, Sapere formali e non formali, Economia e finanza solidale, Ecologie urbane e rurali, Sostenibilità ambientale, Impresa diffusa, Abitare Sociale, Distribuzione Solidale, Economia solidale e Sovranità Alimentare, Economia solidale on line. Il momento, centrato sulle schede proposte, ha lo scopo di creare alcuni riferimenti comuni tra i diversi soggetti che partecipano all'incontro: da chi desidera osservare a chi da anni opera nell'e.s., da chi è d'accordo a chi non lo è!, ecc... Nella convinzione che ciò possa facilitare un'aggregazione più consapevole di soggetti nei lavori del pomeriggio ed in particolare nella valutazione dei percorsi avviati e nella definizione di progetti.
  • 13:00 - Risto bio a Km 0

pomeriggio
  • 14:30 - Presentazione dei lavori
  • 15:00 - 18:00 I percorsi e i laboratori. 
Nota. Lo spazio è dedicato all'incontro tra i soggetti che hanno attivato o intendono attivare a percorsi comuni: l'elenco esatto sarà definito in tempo reale.
  • 15:00 - 19:00 Animazione per bambini per tutte le età a cura dell'Ass.ne Sei da Me  e Ass. Tutti Fuori 
  • 17:30 - Saponi & c. Dimostrazione pratica di saponificazione
  • 19:00 - Il maiale e l'aiuto chef - Spettacolo di teatro comico a cura di Ultimo Teatro
  • 20:00 - Risto bio a Km 0 
  • 21:30 - Asse Neutro in concerto. Musica soul, funky, blue
MERCATO con i PRODUTTORI dell'ECONOMIA SOLIDALE dalle 9.00 alle 22.00 


Domenica  22 giugno 2014

  • 9:00 - Momento di animazione sulle parole chiave emerse nei gruppi di lavoro.
  • 9:15 - “Paradigmi del Vivir Bien. All’origine della trasformazione del bene in beni.” intervento diAntonietta Potente
    L’ intervento ha lo scopo di interrogare e mettere in discussione alcuni schemi che anche nell’ambito dell’economia solidale rischiano di essere fissi e poco problematizzati. Ad es. il concetto del Vivir bien, spesso nominato, che legame ha col tema dei beni comuni e col tema dei beni individuali? Ciò chiama in gioco la dimensione delle relazioni: relazioni fra le persone, relazioni con i beni (gli oggetti, i prodotti), con gli elementi vitali, con la Terra (o il Cosmo) e ci suggerisce che ogni nostro sforzo deve essere visto nella direzione di tenere il bene unito alla vita. Che è forse la stessa direzione del tenere unite le persone? La direzione della solidarietà, pilastro dell’economia solidale? (si veda il capitolo di Antonietta Potente in Davide e Golia. La primavera delle economie diverse, curato da Bertell, De vita, Deriu, Gosetti)
  • 10:00 - 12:30 Animazione per bambini- Ludoteca "Noi Mangiamo Biodiverso" a cura dei Parchi del Ducato e Esperta srl 
  • 10:30-11:30 Dimostrazione cucina Scuola TAO
  • 10:30 - Il Colpo d'Ali . Incontro Conclusivo 
  • 12:00 - Insieme. Narrazione teatrale finale
  • 13:00 - Risto bio a Km 0
MERCATO con i PRODUTTORI dell'ECONOMIA SOLIDALE dalle 9.00 alle 13.00
Grazie per i commenti.

martedì 10 giugno 2014

APRITE QUELLE PORTE


APRITE QUELLE PORTE - piccolo report Tavola rotonda  " La Scuola che vorrei"  Pozzuoli 1 Giugno 2014

A margine di un partecipato e felice incontro sui Sistemi di Garanzia Partecipativa in Italia, che ha evidenziato le determinazione  e le competenze degli attori dell'economia solidale e sociale, anche del Sud, nel fare rete e costruire modelli organizzativi “ altri” rispetto ai sistemi di mercato ma ugualmente efficienti e che , adesso, richiedono sempre più una legittimazione culturale e popolare prima che legislativa,
Dicevo a margine,...
si è svolta una Tavolo rotonda, a prima occhiata, una po' a lato dell'economia solidale.
Ma come già diciamo da tempo , i percorsi vanno intrecciati e connessi per costruire una visione del cambiamento organica.
Le porte delle Scuole Italiane vanno aperte al più presto in una fase storica esiziale per la scuola stessa e va iniziato un dialogo, un confronto, sulle prassi, sulle relazioni e sui metodi che renda sempre più permeabile al territorio ,e che magari restituisca  al territorio attraverso l'elaborazione scolastica, tutti quei contenuti e quelle esperienze che mettono in pratica un idea di sostenibilità ambientale e sociale, di costruzione di comunità e di nuovo umanesimo in simbiosi con la natura.

Dalla tavola rotonda su “la scuola che vorrei”, partecipatissima da una sessantina di persone di varia estrazione , molte facce nuove provenienti dal mondo dell’educazione, compresa la dirigente scolastica cilentana agguerritissima, veramente ecoequobiosolecc..., nasce (o si consolida?) un percorso che vede l’ES ed il mondo della scuola cominciare a camminare a braccetto per costruire assieme un nuovo modello di futuro. Al suo interno le appassionate animatrici del gruppo scuole/SIP ,vari animatori territoriali e genitori indisponibili ad accettare lo status quo.
Alcune proposte per dare continuità e concretezza a questi percorsi: intanto un raccordo più forte tra le esperienze, molta attenzione alle peculiarità territoriali da cui attingere le idee di lavoro, costituire gruppi di lavoro locali con animatori territoriali e operatori scolastici, ma sopratutto genitori,
Costituire reti di operatori scolastici che la mandino a dire al Ministero con le sue circolari “senza emozioni”, e tanto altro. Riprendere il discorso e le proposte sulle mense biologiche e su metodi didattici che interagiscano con il territorio ( nel senso anche di terra e natura). Insomma FARE RETE. e lavorare insieme per aprire quelle porte attualmente chiuse.
RESSUD
Grazie per i commenti.

ALTRA COPA DO MUNDO

Le altre facce della Copa do Mundo


Ormai si attende solo il fischio dell’arbitro ma l’immenso popolo del pallone – in Brasile e altrove – non guarderà questo come altri mondiali del passato. Molto prima del calcio d’inizio, questa volta, si sono giocate diverse partite. La più importante delle quali è stata quella sulla possibilità di esercitare pensiero critico anche a costo di venire arrestati o accusati di essere nemici della patria e dello sport. S’era manifestata, quella possibilità, giusto un anno fa, Comune-info ne aveva fatto perfino un 
dossierSono ancora in pieno svolgimento, poi, partite altrettanto decisive come quella sulla geopolitica regionale o quella sulla campagna elettorale che si conclude a settembre, oppure quella sull’organizzazione di un evento militarizzato e riservato ai ricchi (il biglietto d’ingresso vale cifre impossibili per un lavoratore brasiliano) da far pagare – sul piano sociale – alla gente povera delle favelas. C’è, infine, la grande partita dell’estrattivismo urbano, il saccheggio irresponsabile e predatorio delle risorse naturali in aree metropolitane. Parla le lingue della forza e del denaro: per rubare alla gente bisogna sottometterla. Lo chiama così, anche in questa ampia intervista che ha concesso a Desinformémonos, Raúl Zibechi, autorevole studioso del Brasile “potenza” di questi anni e bussola nei fantastici mari del Sudamerica per Comune-info  

lunedì 9 giugno 2014

PODERI AL POPOLO

Aula Magna | Dipartimento di Agraria
mercoledì 11 giugno 2014 | ore 17.00
PODERI AL POPOLO
SEMINARIO DI STUDIO
grafica ufficio comunicazione - stampa economato - servizio redazione - centro stampa Università degli studi di Sassari - www.uniss.it

INCONTRO-DIBATTITO SULLA SOVRANITÀ AGRO-ALIMENTARE
2° edizione
agrariaweb.uniss.it


SALUTI
INTERVENGONO
Estelle Delèage | Università di Caen
Dall'agroindustria alla transizione agroecologica
Francesco Nuvoli | Centro studi della Sardegna
sulle terre civiche dell’Università di Sassari
L'accesso alla terra, le politiche e la realtà agricola
in Sardegna
Fabio Parascandolo | Università di Cagliari
Democratizzare le filiere agroalimentari
per costruire un futuro sostenibile
Manel Epicur | Università di Valencia
le esperienze e le prospettive della Plataforma
per la Soberania Alimentària del País Valencià
Marilena Budroni | Università di Sassari

MODERA
Giuseppe Pulina| Direttore del Dipartimento di Agraria
Università di Sassari
Poderi al popolo è un evento composito che sin dalla sua prima edizione nel 2013
ha messo al centro diversi livelli e modalità di incontro, scambio ed elaborazione
di proposte sul tema dell’accesso e dell’uso consapevole della terra.
La manifestazione è un occasione di scambio, di conoscenza e cooperazione
tra realtà locali, regionali, nazionali e internazionali.
Poderi al Popolo seconda edizione ha ancora al centro il tema dell’agricoltura
e dell’accesso alla terra.
La S.V. è invitata a partecipare al seminario di studio.
17.00
17.10
17,40
18.00
18,20
DISCUSSIONE E DOMANDE
Grazie per i commenti.

domenica 8 giugno 2014

VITE PRECARIE E TERRA: UN ATTO SQUISITAMENTE POLITICO

A partire dalla propria esperienza si sente la vulnerabilità dell'esistenza e si scopre anche la vulnerabilità altrui. È dall'angoscia che tutto sta cadendo, che si può cercare un utilizzo politico della paura, originale e non omologata, realizzando che la vita di ognuno/a dipende da altri/e.
Se non c'è autosufficienza non si ha un totale controllo, né sui popoli, né sulle vite singole. Si fanno danni per tenere il controllo di popoli e terre, ma proprio l'aver subito un danno diventa occasione per riflettere, elaborare di quanto anche altri/e, per le più disparate questioni e in diversi luoghi, soffrono e non realizzano i propri desideri. E con l'altro/a si può iniziare a pensare alla vita quotidiana, all'oggi, alla vita materiale (é successo con le donne di Acerra “Comitato donne 29 agosto” per la vicenda dei rifiuti in Campania).
Nel nostro presente si hanno moltitudini di “vite invisibili” che per essere svelate hanno bisogno di sfidare l'insostenibile della propria precarietà, per elaborare e credere in un pensiero libero e originale, per essere così liberi da intimidazioni e soggiogamenti. Con la forza dello sguardo nasce l'interesse per l'altro/a, guardare ciò che accade e interrogare chi appare, con tale relazione fare mondo e fare casa.
Prima condizione è posizionarsi dove cade lo sguardo, l'altro/a appare nel luogo del proprio abitare: immigrato/a, contadino/a, nemico/a, artista... e come rendere casa, fare casa, il luogo dello sguardo: muovendosi in relazione con l'altro/a, che si è svelato al mio sguardo. Si pensa al mondo, alla terra , e ci si occupa di ciò che fa inceppo, ostacolo (l'altro è l'origine della propria paura perché fa limite alle proprie sicurezze). Così vite precarie e terra, attraversate da un atto squisitamente politico, da “vite invisibili” che si rendono visibili, si vede ciò che prima non si vedeva, si pensa a ciò che prima non si pensava, a vite raccontate ad una ad una.
Ci si separa da una politica che non vede l'invisibile, come fece il movimento delle donne, per andare verso un proprio sentire, immaginare, pensare, Si apprende un saper fare in un intreccio di relazioni che fanno polis, proprio perché si vede la precarietà dell'altro/a.
Come le labbra, del sesso, dall'una all'altra, fecondità da venire, mondi differenti che si scambiano, come un pensiero d'arte, un saper fare, fino a fare pace con l'altro. Si opera in un laboratorio per progetti di vita, ed appaiono le differenze, propria e quelle dell'altro/a/i/e. Da ognuno e ognuna si attraversa un collettivo. Dall'uno all'altro, muovendosi dalla propria difficoltà, dall'ansia del presente, dalla mancanza, si fatica per andare oltre. Non ci si sente interrogati dal contesto, ma dalla stessa vita, è la vita che mette al mondo mondi differenti.
Per l'esperienza della devastazione della propria terra ci si sente chiamati dal dolore e quando si è convocati si arriva in presenza dell'altro/a che prima non era nel tuo sguardo, c'è l'altrove, come i produttori del cibo che ci nutre, contadini/e. La relazione con il contadino/a arriva dal capire del non poter vivere/sopravvivere da solo/a. La stessa vita è relazione, il qui ed ora, e così l'altro/a diventa un'autorità, dona il verso alla propria esistenza, come un improvviso comando che ti chiama e ti spaventa.
Dall'esperienza si scopre che la propria vita è precaria, infatti attraverso il sostare, il guardare, l'ascoltare si avverte la precarietà dell'altro/a e si può svelare “l'urgenza”, la propria necessità. È svelando la propria angoscia che si rende visibile l'altro/a, staccandolo dal tutto si sente la sua voce. E qualcosa d'altro accade che ci interpella. Convocati davanti all'altro/a si è in una tensione che sarà solo ambivalenza. Lo scambio di saperi, il fare in relazione, è politica in presenza: scoperta del volto senza violare la sovranità altrui, ma in un incontro che sposta.
Aggregazioni collettive, reti, movimenti, sono segnalatori delle trasformazioni del mondo e della terra, non ubbidendo più a ciò che non credono, imparando a governare se stessi in relazione con altre/i. Come un fare materia organica, humus, per restituire alla terra l’attenzione e l’amore che merita la Madre
Questo è accaduto in Corto Circuito Flegreo, vite differenti e differenti desideri che trovano un punto d'incontro, diventando visibili all'altro/a, iniziando dall'angoscia del vivere pensare ad agire. Oggi c'è racconto di quel che accade nel reale ad ognuno/a di quest'Associazione ed oltre. A partire dal sapere quotidiano si può far pratica di restituzione alla terra, cultura di pace, creando intrecci collettivi pur percependo le fragilità del quotidiano, non invadendo lo spazio altrui ma entrando in questo spazio per rafforzare il processo delle relazioni, nostro unico e insostituibile capitale.
In forma collettiva ci si è avvicinati ai movimenti (popolari) che sono i segnalatori delle trasformazioni del mondo e della terra: stato corporativo, privatizzazioni, mal governo, corruzione. I movimenti cercano e fanno teoria/ pratica per rompere il processo di irrigidimento degli Stati, di militarizzazione dei territori e di appropriazioni delle risorse. Molti movimenti polari (come beni comuni) fanno oggi scarto e scompongono il sistema, non ubbidiscono a ciò che non credono e si impara a governare in relazione. È fare materia organica per restituire alla terra, per una visione del mondo a partire da chi fa terra, una attenzione alla terra per amare la madre.
I saperi e le conoscenze di donne del mondo sono concretezza e sostanza per le relazioni tra esseri umani e terra/fonte di sostentamento. A partire dal sapere quotidiano ( il femminile conosce per esperienza mondo e immondo) si può far pratica di restituzione alla terra, cultura di pace avvertendo paure e attrazioni, e fare vita collettiva percependo le fragilità, non invadendo lo spazio altrui, sempre con “intima estraneità”.

Contributo di Nadia Nappo e Maria Rosaria Mariniello per Incontro nazionale sui sistemi di garanzia partecipata in Italia,  organizzato da Cortocircuito flegreo, 31/5  e 1-2/6/2014
 

Letture di
- Judith Buttler, Vite Precarie, Postmedia Books, 2013,
- Vandana Shiva, Fare la pace con la terra, Feltrinelli, 2013
- Adriana Cavarero, Nel nome di Antigone, in «Quaderni di Micromega», No alla guerra di Bush, suppl.a n.1/2003
Per essere il cuore pensante della baracca (da frase di Etty Hillesum) 
- Angela Putino, Simone Weil. Un'intima estraneità, Città aperta, 2006

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sabato 7 giugno 2014

CONSUMO DI SUOLO AGRICOLO ZERO. ORA. UNA LEGGE AD HOC

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Per “nutrire il pianeta” e garantire la sovranità alimentare del nostro paese è indispensabile fermare il consumo di suolo agricolo.

L’EXPO 2015 – definita recentemente “Expo senz’anima” da Carlin Petrini, fondatore di Slow Food - è finora stata un insieme di grandi opere che cementificheranno alcune aree agricole superstiti intorno a Milano, con un costo di almeno 11 miliardi di euro. Già si sono verificati numerosi arresti per corruzione e su tutto aleggia lo spettro della mafia. 

Ci pare importante che, a fronte di questi aspetti disastrosi, l’Expo almeno possa rappresentare il punto di svolta per intervenire finalmente sull’emergenza del consumo di suolo, con l’approvazione da parte del Parlamento di una legge ad hoc.

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L’agronomo Giuseppe Sarracino analizza i dati preoccupanti dell’ultimo censimento dell’agricoltura.

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