lunedì 27 giugno 2011

LA ZUCCHINA E IL CIELO

di nuovo, sinceramente carissim@,
come tutti sanno la corrispondenza via mail si presta a fraintendimenti,
ma in questo caso forse non è avvenuto,
anzi si voleva ( con l'ultima mail) , utilizzando una sana provocazione, credetemi senza nessun giudizio di valore nè presunzione di critica, provocare UNA RISPOSTA.
Concetta? ha risposto, ed è l'inizio di un dialogo anche se a prima vista conflittuale, è l'inizio di una comunicazione, anche se a prima vista un pò scocciata, ma questo è molto più del silenzio, dell'indifferenza, ve lo assicuro.
Siamo stati all'Aquila in questi giorni, con i circa 800 gas italiani( 1600 con quelli non censiti).Ognuno di questi gas è composto di 20-30 famiglie e persone.
MA non è il numero che vi deve impressionare , è l'alto livello umano di relazioni, di contenuti, di proposte, di progettualità , di solidarietà che si è espresso in questi tre giorni dello SBARCO GAS 2011. www.retegas.it
Credetemi, veramente l'ITALIA ( intesa come cittadini responsabili) che vorremmo.
Che c'entra questo con gli ORDINATIVI DEL GAS FLEGREO?
Forse abbiamo pensato erroneamente che il fatto che ci conoscessimo, che avessimo condiviso qualcosa in passato, anche qualche spesa comune per alcuni, potesse essere sufficiente per rilanciare una attività che ha bisogno delle giuste motivazioni e delle necessarie comprensioni. Se siete d'accordo prima di rilanciare un nuovo ordine proviamo ad incontrarci. Propongo la data di mercoledi 6 luglio ad Artgarage ore 19.00. O in altra una data e luogo da voi proposti.
E visto che il silenzio è stato sbloccato non torniamo nell'oblio.
saluti solidali
Gennaro

martedì 21 giugno 2011

Riunione Trimestrale di Corto Circuito Flegreo

A chiusura dell'appuntamento mensile di giugno si é tenuta l'incontro trimestrale tra produttori e consum-attori di Corto Circuito Flegreo.
L'Ordine del giorno:
- Costituzione dei gruppi di lavoro su
a) trasparenza e criteri di inclusione di nuovi produttori
b) determinazione del prezzo "giusto"
- Sostegno del progetto della libreria CION CION BLU
- Partecipazione di CCF allo Sbarcogas L'Aquila

Per la passione con la quale si é raccontata la storia di Monica e di CION CION BLU l'ordine del giorno si é invertito e si é a lungo discusso sulla opportunità di sostenere quest'esperienza culturale flegrea con la creazione di quote associative partecipate (di questo si era già dato conto a tutti i soci via mail nei giorni precedenti) di cui UNA é proprio di Corto Circuito Flegreo che rientra pienamente nello scopo statutario di sostegno e creazione di un DES (Distretto di Economia Solidale) e che ci vedrà partecipi delle proposte ed iniziative proprio nella sede della libreria con una prospettiva di rafforzamento di quella attività e con la creazione di proposte originali proprie della filiera corta. Le proposte sono state tante e tutte molto arricchenti, ovviamente saranno portate nella sede opportuna di discussione. Si é aperta la sottoscrizione nel corso della riunione e si invitano poi via mail tutti i soci a lanciare la propria promessa di sostegno, tenendo conto che la quota di partecipazione sociale é di € 500.

Per quanto riguarda il secondo punto all'ordine del giorno si é ripreso un dibattito già lanciato da tempo di creare dei percorsi condivisi lavorando ai due punti sopra riportati. Si é quindi passato alla nominazione dei componenti dei gruppi e le date programmate nelle quali incontrarsi, al fine di avere entro quattro mesi un lavoro compiuto.
Il 1° gruppo "trasparenza e criteri di inclusione di nuovi produttori" é composto da Titta Pirone, Eleonora Venturelli, Gennaro Ferrillo, Fortunato Rossi, Maria Rosaria Mariniello. Calendario di incontri: 5 e 19 luglio - 5 e 19 settembre - 4 e 11 ottobre
Il 2° gruppo "prezzo giusto" é composto da Paola Ciotola, Peppe Cioffi, Teresa Toscanesi, Anna Moriello, Gennaro Ferrillo. Calendario di incontri 4 e 18 luglio, 5 e 19 settembre - 3 e 10 ottobre

CORTO CIRCUITO FLEGREO parteciperà con tre propri soci ai lavori dello SBARCOGAS L'AQUILA L'ECONOMIA SOLIDALE, OLTRE LA CRISI che si terrà dal 24 al 26 giugno a L'Aquila

Campagn' , comm'è bella 'a campagna

Cari amici sono lieto di invitarvi alla
FESTA POPOLARE IN OCCASIONE DELLA FESTIVITA' DI S.ELENA DI PRUNO (CILENTO)
UNDICESIMA EDIZIONE

SABATO 2 LUGLIO
ORE 18,30 S.MESSA CANTI SACRI CON ACCENSIONE DELLA FANOIA
ORE 19,30 PROIEZIONE FILM LA CANTATA DELLA CARUSEDDA
ORE 20,OO SE SONA SE MANGIA SE ABBALLA.....
LI CCOSE BONE RE PRUNO E LU GRANO CARUSEDDA
DOMENICA 3 LUGLIO ORE 9,30 ASCENSIONE PELLEGRINAGGIO ALLA GROTTA DI S.ELENA E
SULLA VIA DEL RITORNO ALLA GROTTA DEI FRAULUSI
PANE E PASTA FATTA IN CASA PRANZO CONVIVIALE portatevi gli strumenti musicali
POSSIBILITA' DI PERNOTTAMENTO A PRUNO
PER INFO tempadelfico@gmail.com 3475934744
Angelo AVAGLIANO

campagn', comm'è bella 'a campagna


E' TEMPO DI FESTA. SIETE TUTTI INVIATATI

martedì 14 giugno 2011

CortoCircuito flegreo 19 giugno ore 10 al Giardino dell'ORCO

19 GIUGNO 2011 AL GIARDINO DELL’ORCO ore 10,00
LAGO D’AVERNO 11 (RIVA SINISTRA)

L'Associazione della Filiera Corta Flegrea vi invita a CortoCircuito Flegreo.
Occasione di incontro, di conoscenza e di scambio con esperienze rurali e artigiane
PORTA CON TE : borse riutilizzabili , contenitori usati per i detersivi alla spina, bicchieri riutilizzabili per degustazioni. L’evento è a RIFIUTI ZERO
Eventi
ore 12.00 Presentazione del libro “LA SPESA A PIZZO ZERO” di Francesca Forno. Consumo critico e agricoltura libera. Le nuove frontiere della lotta alla mafia. Sarà presente l’autrice
ore 13.30 Lo sbarco GAS a L’Aquila il 23, 24 e 25 giugno, la partecipazione di Corto Circuito Flegreo a questa importante incontro nazionale dei gruppi di acquisto solidale GAS e dei Distretti di economia solidale DES.
…..a seguire l’incontro trimestrale tra produttori e consum-attori consapevoli…. IMPORTANTE ( a giorni l'odg)
www.cortocircuitoflegreo.blogspot.com
info: cortocircuitoflegreo@gmail.com;
0818040302 /0818543238/ 3382232871

ABBIAMO VINTO

sabato 11 giugno 2011

DI ACQUA SIAMO

Nel 2000, la privatizzazione dell’acqua in Bolivia offrì uno spettacolo degno del Guinness dei primati. Nella regione boliviana di Cochabamba l’acqua fu privatizzata, compresa l’acqua della pioggia. Ci fu allora un’insurrezione popolare, e la sommossa cacciò dal paese l’impresa californiana che aveva avuto l’acqua in regalo, con pioggia e tutto, e aveva portato le tariffe alle stelle. A Cochabamba scorse il sangue, però la dignità popolare recuperò, con la lotta, il più indipensabile dei beni di questo mondo.

Quello fu un segnale d’allarme per tutti e dappertutto. Per questa strada, dove andremo a finire? Cosa pretenderanno, adesso, i padroni del potere universale? Vorrano imporci la privatizzazione dell’aria? Ci sarà da pagare per avere il diritto di respirare? Quali limiti toccherà l’assurdo del sistema dominante?

Quattro anni dopo la sommossa popolare di Cochabamba, nel 2004, in Uruguay si tenne un referendum sull’acqua: affare di pochi o diritto di tutti? Noi cittadini che appoggiammo il referendum fummo, al principio, molto pochi, voci di scarsa eco. L’opinione pubblica uruguayana subì un bombardamento di ricatti, minacce e menzogne. I grandi mezzi dicomunicazione dicevano e ripetevano che votando contro la privatizzazione dell’acqua, ci saremmo ritrovati in castigo e in solitudine, e ci saremmo condannati a un futuro dipozzi neri e pozzanghere maleodoranti.

Alla fine vincemmo, contro venti e maree, con più del settanta per cento dei voti. E così riuscimmo a far annullare le privatizzazioni dell’acqua che erano state concesse, e fu scritto nella Costituzione il principio che afferma: «L’acqua è una risorsa naturale essenziale per la vita. L’accesso all’acqua potabile e a condizioni minime di salubrità costituiscono diritti umani fondamentali».

Questo fu il primo referendum sull’acqua che si tenne nel mondo, e il risultato fu una vittoria contro la paura. La gente votò per confermare che l’acqua, risorsa naturale e peritura, deve essere un diritto di tutti e non un privilegio di chi se lo può pagare. E la gente confermò, anche, di non essere tonta e di sapere che di qui a poco, in un mondo assetato, le riserve di acqua saranno ambite quanto o più delle riserve di petrolio.

Non varrebbe la pena che altri paesi sottoponessero il tema dell’acqua al voto popolare? In una democrazia, quando è autentica, chi deve decidere? La Banca Mondiale o i cittadini di ciascun paese? I diritti democratici esistono davvero o sono le ciliegine che ornano una torta avvelenata?
Non sarebbe democratico mettere al voto le privatizzazioni, dell’acqua e tutto il resto, visto che toccano il destino di molte generazioni?
Scrivo queste parole qualche giorno prima del referendum sull’acqua in Italia. Speriamo che vinca il senso comune. Il senso comune c’insegna che l’acqua, come l’aria, non appartiene a chi la può compare: l’acqua è di chi ha sete.

Però nel mondo di oggi, il senso comune è il meno comune dei sensi, e può succedere ditutto. Chissà.
Quale che sia il risultato, continueremo a credere che la difesa dell’acqua è un dovere dilegittima difesa del genere umano.
Perché di acqua siamo, e quando lo neghiamo stiamo tradendo la più antica memoria dell’umanità.
Eduardo GALEANO
(Introduzione al volume «La visione dell’acqua», a cura di Yaku, Nova Delphi editore. Traduzione di Maurizio Matteuzzi)

giovedì 9 giugno 2011

l'escalation del consumo critico

Ho trovato interessante il dibattito su Astorflex, anche se l'ho seguito solo in parte. riporto un contributo della rete gas.

Nonostante mi consideri un consumatore critico, nella mia dispensa e nei miei armadi potete trovare prodotti che non rispondono per nulla o solo in parte ai criteri del consumo critico. Durante la mia giornata applico i criteri del consumo critico come riesco in base alle mie capacità ed alla disponibilità dei prodotti.
La mia capacità di reperire prodotti e servizi che rispondano in pieno ai miei criteri, ovvero (per semplificare) realizzati nel rispetto dell'ambiente da cooperative legate al territorio, è piuttosto limitata; ma questo non intacca la mia fiducia nella capacità trasformativa dell'economia solidale. Cerco di essere chiaro con me stesso, di capire fin dove sono arrivato, dove posso migliorare e quali passi posso fare per aumentare l'applicazione dei criteri del consumo critico ai miei acquisti. Nella mia casa non ci sono né prodotti "buoni" né prodotti "cattivi", trovate prodotti o servizi su cui non sono riuscito ad applicare nessuno dei criteri del consumo critico, prodotti su cui sono riuscito ad applicare qualche criterio, e prodotti dell'economia solidale su cui sono riuscito ad applicare tutti i criteri.
Potrei disporre gli oggetti della mia casa lungo una scala, in cui il numero di gradini corrisponde al numero di criteri che sono riuscito ad applicare, considerando sia le caratteristiche del prodotto che i comportamenti dell'impresa che lo ha realizzato: in fondo metto i prodotti che non mi soddisfano, in cima quelli dell'economia solidale (considerando anche la forma societaria e l'utilizzo degli utili), lungo la scala dispongo la maggior parte degli oggetti, chi più in alto e chi più in basso a seconda del numero di criteri che soddisfano.
Ripensando agli ultimi 20 anni mi considero soddisfatto: la mia scala era vuota venti anni fa e in questo periodo ho visto molti prodotti salire dei gradini, qualcuno l'ho anche visto scendere. In alcuni casi sono riuscito a far salire un prodotto perché ho modificato il mio comportamento, più spesso si sono affacciati sulla scena dei prodotti che pongo su di un gradino più alto e che quindi ho preferito. In fondo il consumo critico è proprio questo: i consumatori modificano il loro comportamento e di conseguenza le imprese modificano il loro.
Mi piace questa immagine della scala con gli oggetti che salgono e scendono saltellando sui gradini come in un cartone animato; per darle importanza, in un mondo popolato da marketing, brand e trend, la chiamerò "l'escalation del consumo critico".
Questa scala serve a regolare i miei comportamenti. Quando cerco un prodotto percorro la scala in discesa a partire dall'alto e mi fermo al primo prodotto che trovo, quello che più si avvicina ai miei criteri. Sono contento quando vedo un oggetto salire di un gradino, e mi dispiace vederli scendere.
A questo punto, se avete avuto la pazienza di leggere sin qui, vi sarete già fatti un'idea del perché vi sto raccontando tutto questo: penso che l'immagine della scala, peraltro già introdotta da Paolo Trezzi e ripresa da Ersilia Monti, ci possa aiutare ad affrontare il tema della gradualità della conversione.
Questo ci consente, ad esempio, di riconoscere e valorizzare la salita di un gradino da parte di un prodotto e della sua impresa, considerando allo stesso tempo sia il cammino percorso che quanto resta da fare. Nei settori più complessi, dove non conosco nessuna soluzione che mi soddisfi pienamente, posso sostenere e condividere un percorso di trasformazione. L'importante è essere chiari con se stessi e verso gli altri, riconoscere dove siamo arrivati e per quanto possibile condividere lo stesso sogno (il pianerottolo in cima alla scala) o almeno la stessa direzione di percorrenza della scala: la salita.
Andrea Saroldi

Accendete il PP GAS ( piccolo paniere gruppo acquisto solidale) flegreo

Carissim@,
abbiamo ricevuto ESPRESSAMENTE la vostra disponibilità a rilanciare l'attività gas( consumo critico, responsabile, consapevole, scelta di consumo con criteri di sostenibilità ambientale e sociale, attività culturali relativi alla consapevolezza dei nostri comportamenti QUOTIDIANI di consumo ma non solo).

Vi invito a leggere il nuovo post sul blog " l'escalation del consumo critico" , davvero esemplare per l'esperienza gas http://cortocircuitoflegreo.blogspot.com
e quindi abbiamo costruito il PP GAS ( il piccolo paniere) dove ci sono PANE di farina carusella fatto in casa da Anna Moriello , la pasta artigianale bio di Giocchino di Angri, uova delle galline felici di Elio di Mondragone, farina carusella di Angelo avagliano di pruno di Laurino, legumi borlotti sempre di elio, Latte nobile di Puglianello ( presentato a cortocircuito ad Aprile), l'orto frutta di Pasquale Farina che vi preparerà la cassettina su misura ( piccola,media,grande a secondo di quanto vi abbuffate di insalata) .

Sull'ortofrutta apriamo una parentesi ( stiamo preparando una proposta da fare ai nostri produttori a Km0 e quelli consolidati ( già fornitori gas flegreo) che includa entrambi tra i fornitori del gas flegreo con criteri condivisi ed equi . La proposta la presenteremo la prossima settimana ai produttori interessati e la CONDIVIDEREMO INSIEME .

Questo esclusivamente x il gas flegreo. meditate gente, meditate...

eccolo il paniere e i prezzi:

PANE : 4 euro al kg
UOVA: 40 centesimi ciaascuno
LATTE: 1,30 al litro
FARINA integrale : 2 euro al kg
FARINA 0 semintegrale 3 euro al kg
FARINA SARAGOLLA(grano duro x pasta o mix tenero): 3 euro al kg
PASTA:
tagliatelle stese di senatore cappelli bio 2,50 al kg
Scialatielli di grano Carosella 2,50 / 500g
Fusilloni di farro bio 1,90 / 500g
Rigatoni Napoletani di Kamut bio 2,50 / 500
ortofrutta ( da preparare in cassette piccola, grande):

>Gelsi binche 3.00 /kg
>Patate 1.00 /kg
>Arance tadive 1.30 /kg
>Ciliege 3.50 /kg
>Carciofo bianco* 0.50 /Cad.
>Pomodori secchi? 3.00 /gr 250
>Fagiolini* 3.50 /Kg
>Zucchine 2.20 /Kg poche
>Fragola 3.00 /kg
>Topinombur 5.00 /kg
>Spinacino 1.60 /kg
>Radicchio* 1.50 /kg
>Nocciole tonde giffoni* Igp 3.00 /kg
>Alloro, salvia, mosmarino mentuccia* 0.50 /Mz.
>Arance vainiglia* 1.00 /kg
>Cipolle bianche nostre?1.50 /kg poche
>Cipollotti* Igp Campano 0.40 €/Mz
>Porro 2.00 /kg
>Lattuga* 1.40 /kg
>Cicorie? 1.60 €/Kg? poche
>Sedano 0.40 €/Mz
>Prezzemolo* 0.30 €/Mz
>Ortica* 0.30 €/Mz
>Limoni* Procida 1.60 €/Kg
>Minestra? 0.50 /Mz
>Bietola? 1.50 €/Kg
>Bietoline? 1.60 /kg poca
>Rucola* 0.30 €/Mz
>Piennolo del vesuvio Dop Vetro 3.00 /Cad.
>Pomodoro S. Marzano Dop. Vetro 2.50 /Cad.
>Passata vetro gr 1.00 €/Pz poche
>Pomodorini*Gr 800 2.00 €/Pz
>Olio Cilento*bio 6.50 €/Lt
>Olio non bio Cilento* 5.00 €/Lt
>
>P.S. dei prodotti con l "*" vi è ampia disponibilità,
>per quelli con il "?" è limitata la disponibilità.

quindi, non resta che salutarvi e dirvi : a tutto gas....

mercoledì 8 giugno 2011

CORRI PER L'ACQUA

Si invita tutti all’iniziativa

Corri per l’acqua per dire SI ai referendum

Venerdì 10 giugno 2011 ore 19,30
appuntamento a:
Piazza della Repubblica - POZZUOLI
di corsa (ma non troppo) per le vie del centro per dire SI ai referendum del 12 e 13 giugno 2011

NUOVO VIDEO SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

nUOVO VIDEO


Grazie per i commenti.

martedì 7 giugno 2011

REPORT di GIOVEDI 26 MAGGIO

Report sintetico dell'incontro organizzativo di Cortocircuito di Giovedi 26 maggio.


Punti all'Odg:

1)Consolidamento degli obiettivi e ampliamento attività dell'associazione CortoCircuito flegreo.

Si ribadiscono alcuni obiettivi dell'associazione: Continuità, autorganizzazione, inclusione, responsabilità collettiva, approccio verso un impegno civico, ecologico, sociale che si leghi al supporto delle piccole realtà di economia solidale, dando la possibilità inanzitutto ai soci di migliorarsi ( ho evitato volutamente la parola crescita).
Rilanciare l'attività dei laboratori di autoproduzione: sarebbe necessario che qualcuno si candidasse a organizzare i laboratori. Aspettiamo candidature.
1.Rilanciare l'attività gas: si è deciso di sperimentare inizialmente un ordine collettivo per un paniere limitato da distribuire in occasione dell'incontro della 3à domenica ed eventualmente un altro da distribuire in data diversa ( 15 giorni dopo) in sede da definire.
Sarebbe utile come già sperimentato nella espereinza gas flegreo che ognuno di noi ( partecipanti alla sperimentazione) adottasse un prodotto/ progetto, in modo da poterlo sempre meglio definire e sempre meglio condividerlo nel tempo con gli altri.
L'associazione si propone di organizzare anche eventi al di fuori dell'incontro della 3à domenica.


2)Funzionalità Blog CortoCircuito.

Appuntamento a casa di paola mercoledi 8 alle 19.00 con Antonio Mancino per formazione sul pieno utilizzo del blog.


3) Comunicazione all'esterno dell'esperienza CortoCircuito flegreo.

Su questo punto è richiesto uno sforzo collettivo e creativo da parte di tutti i soci, con un impegno ad una maggiore diffusione della nostra esperienza.


4)Modalità decisionali dell'associazione . Tempi, modalità operative del direttivo.

Si ribadisce la modalità consensuale, di confronto , dialogica dell'esperienza, e quindi la necessità di rispettare dei tempi di maturazione, confronto, di partecipazione che consentano a tutti di essere informati, di aver ponderato, valutato e compreso le modalità valoriali ed operative dell'esperienza.
E' necessario però darsi dei tempi e delle scadenze operative per mettere a verifica la reale comprensione e condivisione dei modeli valoriali e operativi dell'esperienza. Si proporrà nell'incontro assembleare del 19 giugno di costituire dei gruppi di lavoro tematici ( trasparenza, inclusione, prezzo giusto,......) che in tempi certi ( 3,4 mesi portino all'assemblea proposte operative sulle quali decidere anche con modalità maggioritaria previa tentativo consensuale.

5)Condivisione della Documentazione.

Si chiederà ad Antonio di predisporre una modalità easy di consultazione dei documenti ( schede di presentazione, di autocertificazione, statuto, Carta e ogni altro utile, book trasparenza) di CortoCircuito




6)Proposta di approfondimento culturale x il prossimo CortoCircuito.

Vengono proposte la presentazione di due libri ( con presenza dell'autore) inerenti alle tematiche di CortoCircuito:

a giugno : La SPESA A PIZZO ZERO su consumo critico e antimafia sociale; una ricerca sul panorama nazionale delle esprienze di consumo critico e lotta alle mafie;

a luglio : MAL'ARIA , un romanzo storico sulla Pozzuoli di fine ottocento tra storie di ribbellioni, anarchia, relazioni tra città e campagna .

7)Varie.
Si propongono partecipazioni ad altre iniziative culturali e sociali del territorio con rappresentanze della filiera corta flegrea.


Vi prego di aggiungere, integrare o corregere se riportate inconsapevolmente e per scarsa memoria inesattezze.

lunedì 6 giugno 2011

ADESSO PASTA

Se è vero che il «consumo critico! comincia a tavola, in Italia la riflessione sui nuovi stili di vita non può che partire dal «primo» per eccellenza, la pasta. Noi italiani siamo abituati a mangiare pasta almeno una volta al giorno, e questo fa di noi i primi consumatori al mondo. Allo stesso tempo, l’industria italiana della pasta è leader a livello mondiale quanto a produzione ed esportazione. E lo è diventata nel tempo perché forte di una tradizione che ha saputo declinarsi in modo diverso in tutto il territorio nazionale, valorizzando la qualità e la varietà delle materie prime utilizzate e la molteplicità dei formati. Oggi tuttavia l’industria della pasta ha perso, in larga parte, il legame con il territorio e con il grano locale.

E ha allentato anche la relazione di fiducia con il consumatore: negli ultimi anni, ad esempio, non si è fatta scrupolo di creare un cartello che ha tenuto artificiosamente alto il prezzo della pasta. A fronte di tutto questo, è giunta l’ora di declinare in un modo nuovo l’idea di tradizione: riprendiamoci la pasta!

Questo libro [«Adesso pasta!» di Chiara Spadaro, redattrice di Carta e Altreconomia] ci aiuta a farlo. Intanto raccontandoci che cosa sia la pasta, sforzo non banale, utile a comprendere che «c’è pasta e pasta». Poi accompagnandoci in giro per l’Italia a conoscere le storie di chi, produttore artigianale e biologico, continua a far la pasta come una volta, e con la stessa passione: molendo a pietra il grano, essiccando la pasta a basse temperature e così via. La ricchezza di queste esperienze, però, va anche oltre: chi, dal Trentino alla Sicilia, produce pasta artigianale con farine prodotte e macinate in loco realizza anche un «presidio del territorio».

Le esperienze più strutturate, nate alla fine degli anni Settanta o nei primi anni Ottanta, sono state capaci di creare «filiere virtuose»: questo ha significato inoltre che i contadini non hanno abbandonato i propri campi. E in un Paese in cui il 63 per cento del grano coltivato è di dieci varietà, hanno mantenuto in vita la biodiversità. Questa realtà esercitano un ruolo «sociale» e riescono, nel contempo, a mettere in commercio un pacco di pasta a un prezzo poco più alto dei marchi più diffusi nella grande distribuzione [o anche meno, quando i consumatori sono organizzati in un gruppo d’acquisto solidale, che abbatte i costi d’intermediazione].

Se proprio volete frequentare i supermercati, «Adesso pasta!» è anche un utile vademecum per non farvi ingannare dalla pubblicità: vi spiega che se la pasta non «scuoce», non è una virtù. Se una pasta non supera mai la cottura al dente, infatti, è perché è stata essiccata ad alta temperatura [dagli 80 gradi in su], ed è meno digeribile. O che non vi è motivo razionale perché che la pasta integrale costi più di quella di semola di grano duro: produrre una farina [davvero] integrale costa meno di quella «bianca»: da cento chili di grano duro si ricavano 92-93 chili di farina integrale, non più di 70 di semola. Farina e acqua, insomma, hanno infinite combinazioni: qui trovate quelle buone per il palato ma anche per la salute, l’ambiente, la biodiversità, i lavoratori del Sud del mondo, la giustizia sociale, la legalità. Tutta farina del nostro sacco.

[«Adesso pasta!», Altreconomia, di Chiara Spadaro, 5 euro, nelle botteghe e nelle librerie dal 6 giugno 2011]