mercoledì 11 aprile 2012

“I sistemi di garanzia partecipata (PGS) . Una tesi di laurea


Al mondo quattrocento milioni di piccoli contadini producono con tecniche tradizionali


e biologiche, ma di questi solo 1,8 milioni sono biologici certificati (ILEIA 2011). Gran

parte degli agricoltori tradizionali di fatto producono biologico, ma non hanno

abbastanza soldi per sostenere i costi degli input biologici certificati e della

certificazione e si limitano a coltivare secondo le conoscenze indigene tradizionali.


Questo impedisce loro l’accesso al mercato del biologico, nazionale e internazionale

(Santacoloma 2007b), dove viene riconosciuto un premio di prezzo alla qualità

biologica, e limita la crescita del biologico come settore produttivo a livello nazionale e

mondiale (Zanasi 2008).

Se è vero che una qualche forma di certificazione rimane essenziale per assicurare agli

acquirenti che i prodotti sono veramente biologici (Van Druten Vos 2009), dall’altro

lato appare necessario un approccio più flessibile, che prenda in considerazione le

diverse funzioni dell’agricoltura, che includono la promozione della sostenibilità

ambientale, il mantenimento di condizioni di vita dignitose per gli agricoltori, così come

i valori, i ritmi e le tradizioni sociali e culturali del mondo agricolo (Markwei et al 2008,

Halberg 2009).

Il rischio altrimenti è di impedire a milioni di contadini di vedersi riconosciuto l’accesso

al mercato del biologico, nazionale e internazionale (Santacoloma 2007b, Zanasi 2008).

Ma rischio ancora maggiore è che il biologico diventi un'etichetta, si svuoti dei valori di

cui è portatore ed entri nel sistema consumistico come una merce qualsiasi (Petrini

2011).

I Sistemi di Garanzia Partecipativa (PGS) sono sistemi di garanzia operanti su base

locale, che hanno reinventato la certificazione del biologico. Certificano i produttori

basandosi sulla partecipazione attiva di produttori e consumatori in primo luogo,

insieme a tutti gli stakeholder coinvolti e si fondano sulla fiducia, sulle reti sociali e

sullo scambio di conoscenza. La Garanzia Partecipativa funziona attraverso visite e

verifiche reciproche portate avanti da gruppi di produttori e consumatori, insieme.

I PGS sono quindi legati strettamente alla dimensione locale e ad approcci alternativi di

produzione e commercializzazione: filiera corta e vendita diretta, economie locali. Sono

nati indipendentemente a partire dagli anni '70, inserendosi nel più vasto fermento

mondiale del biologico, e si sono diffusi nei Paesi del Sud del mondo così come nei

Paesi più ricchi, con modelli organizzativi diversi, ma con una struttura comune che ha

permesso poi di identificarli come un tipo particolare di sistema di certificazione.

Questi sistemi di certificazione alternativa stanno ora cercando di essere riconosciuti

come effettivi sistemi di garanzia della qualità e definiscono un commercio equo per i

prodotti biologici. (Fonseca 2004)

La tesi indaga sull’effettività e l’impatto dell’inclusione della comunità e dei valori

sociali nella certificazione biologica, e vuole capire se i PGS possano essere considerati

uno strumento di sviluppo locale rurale efficace.

Nel primo capitolo vengono definiti i PGS, illustrandone gli aspetti chiave e comuni

(partecipazione, vision condivisa, trasparenza, fiducia, orizzontalità) e il funzionamento

della struttura di garanzia (1.2). I PGS verranno dapprima inseriti in un percorso storico,

dalle origini del movimento del biologico alla nascita della certificazione di terza parte

(1.1.1), e poi verrà illustrato il panorama del movimento attuale e la distribuzione

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geografica delle organizzazioni (1.1.2). I sistemi di garanzia partecipata saranno poi

inquadrati nell’intero sistema di certificazione del biologico, in tutta la sua diversità e

confrontati nel dettaglio con la certificazione di terza parte e la certificazione di gruppo

ICS, illustrandone vantaggi e svantaggi e aspetti di complementarità (1.3). Il paragrafo

1.4 si concentra sull’approccio olistico dell’agroecologia, che nasce in parallelo al

movimento del biologico e che è stato incorporato in maniera naturale dal movimento

dei PGS. Infine (1.5) inserirò i PGS in un approccio teorico di riferimento (la Teoria

Economica delle Convenzioni), descrivendoli come una forma di azione collettiva.

Nel secondo capitolo vengono raccolte le evidenze circa l’impatto dei Sistemi di

Garanzia Partecipata sull’ambiente, sul sistema economico, sul reddito degli agricoltori

e sulle dinamiche comunitarie.

Parte dell’impatto positivo dei PGS è legato strettamente alla scelta dell’agricoltura

biologica. Quindi si illustreranno in primo luogo i benefici basilari del biologico: evitare

l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, che per loro natura restano prodotti con un

ampio spettro di effetti dannosi per l’interno ecosistema (2.1.1). Verrà poi analizzato il

concetto allargato di agricoltura biologica (2.1.2), che si identifica con i principi

enunciati da IFOAM: benessere, ecologia, equità e precauzione. Si esporranno le

evidenze riguardo gli effetti positivi su produttività e sicurezza alimentare, il contributo

al rallentamento del cambiamento climatico e alla capacità di resilienza dei contadini, e

le conferme del maggior e miglior apporto nutrizionale dei prodotti biologici. L’impatto

sociale del biologico, parte integrante dell’approccio allargato al bio, rimane però anche

il principale limite del biologico certificato: nel paragrafo 2.1.3 si affronterà quindi il

problema dell’applicazione incompleta degli standard sociali, gli effetti controversi del

biologico dell’agroindustria e il modo in cui il biologico impatta sugli squilibri di

genere esistenti.

La seconda parte del capitolo sarà dedicata, invece, all’impatto addizionale delle

esperienze di garanzia partecipata: il rafforzamento dei legami sociali e comunitari, la

creazione di economie locali virtuose e non dipendenti, etc. In questa sezione si

riportano gli studi di impatto di tre realtà: MASIPAG nelle Filippine (2.2.1), Ecovida in

Brasile (2.2.2) e REDCA in Messico (2.2.3). Nell’ultima sezione (2.2.4) vi è una

rassegna degli effetti dell’agroecologia, che imitando le dinamiche degli ecosistemi

naturali ed essendo in una qualche misura inclusa nelle pratiche dei PGS, porta ad una

serie di risultati aggiuntivi che concordano e amplificano gli effetti benefici dei PGS

presentati.

Dopo aver presentato i principali contributi e studi di caso sui PGS, nel terzo capitolo

viene descritta la ricerca realizzata, che mira ad includere tutte le realtà di Garanzia

Partecipata in uno studio mirato a capire se i risultati emersi dai casi studio siano

riscontrabili anche nel complesso dei PGS. I Sistemi di Garanzia Partecipata sono infatti

una realtà molto variegata e in forte diffusione, e appare necessario capire se i buoni

risultati riscontrati nei casi studio sono allargabili all'intero movimento dei PGS.

Nel capitolo si descrive quindi l’elaborazione e la somministrazione del questionario e i

risultati ottenuti: informazioni e caratteristiche dei PGS (numerosità, standard biologici

utilizzati, bisogni cui il PGS si indirizza, difficoltà incontrate...), informazioni sugli

agricoltori coinvolti nei PGS (età, livello di istruzione, dimensione degli appezzamenti,

canali di mercato utilizzati) e infine le percezioni sull'impatto dei PGS punto di vista

ambientale, sulla sicurezza alimentare, sul reddito agricolo, sulla partecipazione e sulla

comunità. In coda vengono esposti i risultati di un confronto su diversi sistemi (PGS,

biologico, fairtrade, NGOs projects...) in base alla capacità di valorizzare le economie

locali rurali.

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L’ultimo capitolo è dedicato alle politiche e le misure graduali che i governi possono

mettere in atto per supportare e promuovere i PGS: la promozione del mercato biologico

nascente, l’elaborazione di una regolamentazione governativa del biologico su base

volontaria, l’inclusione di eccezioni nella regolamentazione del biologico, l’inclusione

dei PGS modificando opportunamente la definizione di certificazione di gruppo (ICS),

ed infine il riconoscimento dei PGS come enti di certificazione.Grazie per i commenti.
 
 
Introduzione della Tesi di laurea
 
Università degli studi di Parma


Corso di Laurea specialistica in

“Sviluppo, cooperazione, mercati internazionali”

Anno Accademico 2010/2011

Tesi in Economia dell’Azione Collettiva

“I sistemi di garanzia partecipata (PGS) come strumento di

sviluppo locale rurale: l’impatto dell’inclusione della comunità e

dei valori sociali nella certificazione biologica”

“PGS as a tool for local rural development: including community

and social value in organic certification”

relatore:

Prof. Alessandro Arrighetti

laureanda:

Laura Ruggeri

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