Daccapo, riusiamo le cose
di Marco Boschini*
Due comuni, Lucca e Capannori, la Caritas, un’associazione che già il nome è tutto un programma “Ascolta la mia voce”. Ascit (la società locale che gestisce la raccolta differenziata) e Sistema ambiente. Sono questi i soggetti che hanno pensato e messo in piedi un progetto intelligente e utile come “Daccapo”.
“Daccapo” è un sistema di riuso solidale che mira a sensibilizzare i cittadini al non-spreco e alla riduzione dei rifiuti, attraverso il riuso a fini solidali degli oggetti, deivestiti e dei mobili altrimenti destinati alla discarica. Ad oggi sono già oltre quindici le tonnellate di oggetti risparmiati a discariche e inceneritori e rimesse in circolo per persone e soggetti svantaggiati.
Funziona così: i cittadini che intendono disfarsi di elettrodomestici, mobili, libri e vestiti usati, giocattoli (il tutto deve essere in buono stato) possono consegnarli indue centri presenti sul territorio, dove volontari delle varie realtà coinvolte li catalogano e, se necessario, rimettono in sesto. I servizi sociali dei due comuni segnalano alle famiglie in difficoltà che seguono i prodotti e gli oggetti disponibili che poi vanno a ritirare, e il gioco è fatto.
Tutti vincono. L’ambiente, perché si allunga la vita alle cose che non diventano rifiuti da smaltire. Le persone, che possono beneficiare di oggetti che non sarebbero stati in grado di acquistare. I comuni, che possono offrire un servizio a costo zero in un momento difficile come questo, in cui dare contributi diretti alle persone è quanto mai complesso tra patti di stabilità e tagli dallo Stato.
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