Cari soci ed amici del biologico,
vogliamo qui diffondere il comunicato con le proposte Federbio per la gestione dell’emergenza Xilella fastidiosa in Puglia:
Proposte FederBio gestione CoDIRO >
Il documento è stato inviato al Commissario Giuseppe Silletti ed alle diverse Autorità Europee, Nazionali e Regionali, per offrire il proprio contributo in questa delicata fase di definizione degli interventi.
Un documento di proposte, concrete ed immediatamente applicabili, che potrebbero contrastare efficacemente l’emergenza fitosanitaria senza il rischio di gravi impatti ambientali, economici e sociali e che, al contrario, potrebbero trasformare una vera e propria tragedia in una opportunità di rinascita e di sviluppo sostenibile.
Si tratta di un elenco, certamente ampliabile, di mezzi e tecniche ammesse e conformi alle norme in materia di Agricoltura Biologica, cioè di quelle buone pratiche che vorremmo siano applicate anche nelle aziende convenzionali o, soprattutto in queste ultime, dove l’impiego massiccio di erbicidi e di altre sostanze chimiche di sintesi ha provocato in certi casi una quasi “sterilizzazione” degli agroecosistemi olivetati che potrebbe averli resi più vulnerabili all’attacco del patogeno; sicuramente ne ha ridotto la biodiversità, utile e necessaria e, perchè no, anche bella da vedere e da vivere!
L’obiettivo è di evitare quello che potrebbe accadere se si dovessero irrorare con sostanze chimiche di sintesi, sia i campi di olivo che la vegetazione spontanea che ospita l’insetto vettore della Xilella.
E’ facilmente intuibile il danno ambientale, di immagine, agroalimentare e turistico, nonché per quanto più strettamente di nostro interesse, il danno per gli olivicoltori biologici che rappresentano in zona il 16% delle aziende e che dovrebbero subire anche la beffa del declassamento del prodotto, da olio biologico a convenzionale, e con la paventata minaccia di perdere pure il contributo previsto dal PSR (Piano di sviluppo rurale) Regionale della Puglia, dal momento che gli oliveti non sarebbero più bio.
Questa strategia può, invece, collegarsi al PSR con un progetto di conversione di un territorio che merita di essere riqualificato e valorizzato anche a fini turistici, come un “distretto biologico”.
Il documento contiene anche una semplice proposta, un ”uovo di Colombo”, per evitare l’estirpazione di alberi dal particolare pregio storico-monumentale.
Non sappiamo se le nostre proposte verranno accettate. Non siamo in grado di stabilire, quindi, se riusciremo a salvare il reddito degli agricoltori e, soprattutto, a mantenere integro il contesto produttivo, con tutto quello che ne consegue, nè tantomeno se riusciremo a salvare i millenari e monumentali olivi pugliesi, che hanno visto passare tanti secoli di storia dell’umanità.
Certamente sarà una sfida per gli agricoltori, i tecnici ed i ricercatori del variegato mondo biologico che vorremmo chiamare a raccolta nei prossimi incontri che abbiamo in programma per illustrare, raccogliere integrazioni e condividere la proposta Federbio.
Infine permettetemi di esprimere un sentito ringraziamento al Gruppo di lavoro “Mezzi tecnici” di FEDERBIO ed in particolare al gruppo tecnico UPBIO rappresentato: Giuseppe Mele dell’ALSIA, Antonello Russo Presidente Demeter e Carlo Bazzocchi.
Grazie dal mondo dei produttori biologici
Michele Monetta
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