venerdì 25 marzo 2011

COME SI ESCE DALLA SOCIETA’ DEI CONSUMI

Tentiamo di raggiungere tutte le fibre intime della terra e viviamo sopra la cavità che vi abbiamo prodotto, meravigliandoci che a volte essa si spalanchi o si metta a tremare, come se, in verità, non potesse esprimersi così l’indignazione della nostra sacra genitrice……
Fra tutti gli oggetti della nostra ricerca pochissimi sono destinati a produrre rimedi medicinali: quanti sono infatti quelli che scavano avendo come scopo la medicina? Anche questa tuttavia la terra ci fornisce alla sua superficie, come ci fornisce i cereali, essa è generosa in tutto ciò che ci è di giovamento. Le cose che ci rovinano e ci conducono agli inferi sono quelle che essa ha nascosto nel suo seno, cose che non si generano in un momento: per cui la mente, proiettandosi nel vuoto, considera quando mai si finirà, nel corso dei secoli tutti, di esaurirla, fin dove potrà penetrare la nostra avidità. Quanto innocente, quanto felice, anzi perfino raffinata sarebbe la nostra vita, se non altrove volgesse le sue brame, ma solo a ciò che si trova sulal superficie terrestre, solo – in breve- a ciò che le sta accanto!

Plinio il Vecchio, Storia naturale, 33, 1-3

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